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Ardea: presentato a livello europeo un progetto per giovani e famiglie del territorio ardeatino dall’associazione Stile Libero

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“In Europa si può anche prendere, non solo dare”. Potrebbe essere questo lo slogan che rappresenterà il progetto per scuole e famiglie oggetto del bando europeo al quale parteciperà l’associazione rutula “Stile Libero”.
In prima battuta la finalità del progetto è quella di limitare lo stato di disagio nel quale versano molte famiglie in alcune zone della città, creando alternative all’abbandono nel quale vengono lasciati i più giovani nell’orario post-scolastico. La presentazione al bando europeo sottolinea inoltre quanto siano aumentate negli ultimi anni le situazioni familiari-abitative cosiddette “a rischio” segnalate dal Tribunale dei minori, quelle cioè nelle quali la tendenza alla deviazione sociale aumenta. Si indicano inoltre tra le finalità del progetto quelle di “Promuovere e sostenere il genitore nel suo divenire e realizzare un percorso di sostegno alla genitorialità, uno spazio di incontro e riflessione, necessario durante lo sviluppo e auspicabile nel rapporto genitori-figli”.
L’ex vicesindaco di Ardea Raffaella Neocliti nel presentare il progetto sottolinea come sia fondamentale il ruolo della scuola come istituzione-fondamento per la crescita e la formazione dei giovani. “Tuttavia la scarsità delle risorse umane ed economiche è un problema molto serio – precisa la Neocliti – Il progetto deve creare un ponte tra giovani e famiglie. È stato necessario partire da un’indagine sociale effettuata sul campo da esperti e cariche politiche”. “Si inizierà creando uno sportello di ascolto per i giovani al quale questi potranno fare riferimento anche in forma anonima e trovare il supporto di esperti”, si legge nel bando. Ma non solo: verranno creati degli sportelli per la mediazione familiare, nei quali saranno ascoltate le problematiche di famiglie in situazioni di crisi, come ad esempio nei casi di separazione o divorzio. Si legge nella presentazione anche di un’iniziativa che potrebbe avere un forte impatto a livello culturale e sociale: “Sarà creato uno sportello di mediazione culturale nel quale si potrà facilitare il dialogo, nonché la comprensione dello straniero”.
Il progetto avrà la durata dell’anno scolastico, cioè da ottobre 2015 ad aprile 2016, e si svolgerà dislocato in diversi istituti del nostro territorio, per un totale di 5 plessi scolastici partecipanti. Ciascuno sportello sarà aperto per 2 ore a settimana.
“Sarebbe compito delle nostre forze politiche occuparsi di queste situazioni, ma in assenza del loro contributo dobbiamo pensarci noi,” conclude Raffaella Neocliti.
Samantha Morano

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