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Lavinio, occupazione Istituto Alberghiero: L’Apicio si indigna, l’Apicio occupa

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Questa non è una storia semplice, è la storia di un gruppo di ragazzi che si sono stancati di sentirsi abbandonati.
La sede succursale di Lavinio dell’istituto alberghiero “Marco Gavio Apicio”, storica scuola superiore di Anzio, è presidiata da oramai quattro giorni da un nucleo di studenti che la stanno occupando.
I giovani stanno ridefinendo il termine “occupazione” laddove invece di distruggere e sporcare stanno ripulendo, armati di stracci, la struttura e si stanno muovendo per ritinteggiare le pareti oramai usurate dall’ umidità.

“I forni non funzionano, non abbiamo acqua calda nelle cucine e la qualità degli alimenti che ci vengono forniti per i laboratori è scarsa – dichiarano esausti gli studenti – inoltre la struttura è fatiscente e non a norma sotto diversi profili, mancano gli estintori dove sarebbero previsti e gli ascensori non sono in funzione da anni, recando disagi agli studenti con difficoltà di movimento. Alcuni di noi sono andati al Comune di Anzio per chiedere delle spiegazioni, ma ci hanno solamente risposto che nei prossimi mesi manderanno un tecnico per un sopralluogo”.

Insomma, la situazione appare molto complicata e sembra non permettere agli studenti il pieno raggiungimento degli obiettivi didattici.
Nel frattempo i docenti trascorrono quello che sarebbe l’orario scolastico confinanti fuori dalla struttura, insieme ad alcuni genitori dei ragazzi coinvolti nell’occupazione, in una piccola area che gli studenti occupanti hanno loro attrezzato con delle sedie.

“La struttura di via delle Buganvillee – dichiara una delle docenti presenti sul posto – è di proprietà di un ente romano al quale viene pagato un affitto mensile che si aggira tra i 70 e gli 80 mila euro; una cifra esorbitante se si considera lo stato dello stabile. Di questi soldi noi non vediamo nulla perchè il pagamento è effettuato direttamente dalla provincia verso l’ente proprietario. I ragazzi rischiano di mettersi nei guai, pur perseguendo una causa giusta, siccome la sede centrale di via Nerone sta facendo regolarmente lezione, i ragazzi che occupano la succursale si stanno esponendo senza una reale copertura giuridica. Anzi, risultano un piccolo movimento sovversivo rispetto alla maggioranza che sta frequentando regolarmente”.

Nonostante tutto, i giovani sembrano irremovibili e sono intenzionati a proseguire con l’occupazione almeno fino a venerdì.

Samantha Morano

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