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8 Marzo: “Le donne scelgono”… di non ammalarsi di tumore al seno

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In occasione dell’8 marzo, con il focus sulle donne grazie alla festa a loro dedicata, vogliamo porre l’attenzione su un problema che, se preso in tempo, può essere risolto: il cancro al seno. Per questo brutto male l’arma migliore è sicuramente la prevenzione e per questo l‘Associazione “Le Donne Scelgono”, nata con l’obiettivo di facilitare alle donne l’accesso ai servizi di senologia, continua instancabilmente un’intensa attività di informazione, di sensibilizzazione sociale e di cooperazione nella realizzazione di progetti finalizzati alla prevenzione primaria del tumore della mammella.

L’associazione, creata per merito della sua Presidente Lalla Mellini che per anni si è battuta per i diritti delle donne ammalate al seno, è oggi guidata dal Dottor Leuzzi, che segue gli insegnamenti di Lalla Mellini, una donna straordinaria di cui ci parla la professoressa Anna Valente, che molti a Pomezia conoscono in quanto era insegnante al Liceo Pascal, la quale è passata attraverso l’incubo del tumore uscendone vittoriosa.

“Lalla Mellini era di quelle che rende onore al genere femminile: per molti anni si è battuta per i diritti delle donne ammalate di tumore al seno – racconta Anna Valente – Il suo impegno nasceva anche dalla sua esperienza personale. Ammalata lei stessa di questo male a 47 anni, riesce a salvarsi. La sorella, però, ammalata anche lei, non ce la fa. E qui nasce la pulsione di Lalla Mellini a fare qualcosa per tutte le donne che vivono questa condizione. Sconfiggere il tumore al seno è possibile, ne era convinta Lalla, ma bisognava battersi per migliorare le cure e soprattutto rendere più efficace ed efficiente la prevenzione.”

Ecco allora che redige la un inventario dei diritti delle donne ammalate di tumore: la Carta delle Utenti, un manifesto che ha ispirato la nascita delle unità diagnostiche di senologia, introdotte poi nel 2006 dall’Unione Europea nel sistema normativo comunitario come presidio fondamentale per l’utenza femminile, da adottare in tutti i Paesi membri. Nella Carta delle Utenti si stabilisce un principio di fondo: abbattere la frammentazione delle prestazioni mediche per le ammalate di tumore al seno, ossia accorpare le visite in un’unica struttura – dall’ecografia, alla mammografia, alla visita oncologica – per accelerare le tempistiche per l’intervento clinico, eliminando i costi per gli spostamenti da Medico a Medico e riducendo così le spese anche il Servizio Sanitario Nazionale.

“Le idee di Lalla Mellini – prosegue Anna Valente – sono diventate un Progetto. E, grazie alla collaborazione con il senologo dott. Raffaele Leuzzi e al lavoro dei volontari dell’Associazione “Le Donne  Scelgono”, si è dato vita al Progetto Calabria”.

Perché la Calabria?

“Raccogliendo l’eredità di Lalla Mellini, il Dottor Leuzzi si è fatto promotore dell’Unità Diagnostica di Senologia a Fiumefreddo Bruzio, in Calabria, per intervenire in un territorio a forte migrazione sanitaria, affinché il cancro della mammella potesse essere contrastato attraverso un percorso specifico di anticipo diagnostico, quindi per facilitare l’accesso delle donne ai servizi di diagnosi precoce, fornendo livelli di qualità nel campo della diagnosi dei tumori della mammella in una Regione con lunghe liste di attesa e ritardi diagnostici imperdonabili. L’obiettivo era mettere a disposizione delle donne una struttura dedicata alle malattie del seno che potesse soddisfare il bisogno ed il diritto alla diagnosi precoce, evitando il peregrinare da uno specialista all’altro, spesso fuori Regione”.

La scelta di Fiumefreddo era legata a fattori logistici (possesso di una sede ed alcuni locali) ed alla certezza dell’impegno e della condivisione di tutte le forze in campo impegnate nella lotta al tumore della mammella (Medici, Amministratori, donne, associazioni e responsabili della salute ad ogni livello).

“Ma non è stato così – spiega Anna Valente – I nostri appelli non hanno avuto risposta né da parte delle donne del luogo, né da parte dei Medici, né da parte degli Amministratori locali che avevano promesso una fattiva partecipazione al progetto di prevenzione. Abbiamo presentato la nostra attività, segnalato bisogni e necessità, effettuato convegni, donato un mammografo, sprecato un ecografo, il tutto impegnando risorse ingenti. Purtroppo il “Progetto Calabria”, almeno la sua parte prettamente medico-diagnostica, non è mai decollato. Evidentemente la convinzione della bontà del tutto non è bastata, non è bastato l’impegno economico e professionale del Dottor Leuzzi, poiché senza la partecipazione effettiva di chi in quei luoghi vive non poteva decollare e sopravvivere”.

Ma la “sconfitta” non fa arrendere i promotori del progetto, che, anzi, decidono di continuare nel loro intento di portare a conoscere l’importanza della prevenzione su tutto il territorio nazionale.

“Si sa che la mammografia è l’esame più efficace per la diagnosi precoce del cancro al seno, soprattutto nelle donne di età superiore ai 40 anni, la fascia di età con la più alta incidenza –  ricorda Anna Valente – Alcuni studi hanno inoltre dimostrato che la mammografia può essere particolarmente utile anche per le donne che hanno 70 anni di età ed oltre. Attualmente il dott. Leuzzi, nello studio di Roma, garantisce alle donne che ne facciano richiesta e senza limiti di età, uno screening mammografico 2D praticato in digitale diretta ed integrato con CAD, il tutto anche senza prescrizione medica, effettuato al costo del ticket. L’esame ha luogo presso la SIRP – Presidio di prevenzione medica, in via XX Settembre 43 a Roma. Basta comporre il numero verde 800031571. Per qualsiasi appuntamento o qualsiasi domanda si può chiamare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13.  I Medici del servizio sono disponibili a rispondere telefonicamente a eventuali quesiti posti dalle pazienti e/o dai Medici di Medicina Generale, dal lunedì al mecoledì dalle ore 15.00 alle ore 16.30. E’ anche possibile inviare una e-mail all’indirizzo  info@senologiadiagnostica.it”.

Una lotta per salvare vite.

“Nella convinzione che la conoscenza e il sapere siano i primi passi verso la prevenzione delle  malattie, l’Associazione promuove, sostiene, realizza servizi, convegni, crea spazi di incontro, percorsi e progetti che favoriscano fra i giovani e meno giovani la diffusione del sapere e della partecipazione civile; coopera nella realizzazione di progetti che tutelino l’ambiente, modifichino gli stili di vita errati e promuovano la dieta mediterranea; collabora con altre Associazioni che pongano particolare attenzione all’equilibrio dell’ambiente ed alla salvaguardia dell’ecosistema.

E, dopo tanti convegni a Fiumefreddo e a Roma, adesso l’Associazione muove i suoi i primi passi a Pomezia, dove il prossimo appuntamento è l’11 marzo.  “Iniziamo il nostro percorso dal Liceo Scientifico Pascal perché sentiamo l’obbligo di non lasciare sole le generazioni future, aiutandole a non aver paura di conoscere, perché conoscere è il primo passo per prevenire. Aspettiamo studenti, famiglie e chiunque lo desideri, perché sappiamo che è indispensabile divulgare la cultura della cura della propria persona, che passa attraverso la conoscenza di sé e quella dell’ambiente in cui viviamo a da cui traiamo nutrimento. Un grazie di cuore va alla Dirigente Scolastica Prof. Laura Virli e alla Prof. Antonella Antonini che si è fatta portavoce della nostra iniziativa e all’intero Collegio Docenti che ha votato la proposta, ma anche alle Associazioni di Donne operate che si sono unite a noi in quest’occasione: Andos, Pagaie Rosa e Fiocchetti Rosa che parleranno delle loro esperienze personali e della loro preziosa attività”.

Anna Valente lancia poi un invito a tutti: “Se volete possiamo lavorare tutti assieme: le nostre proposte e le vostre idee potranno diventare progetti. Per conoscere meglio la nostra Associazione, potrete visitare il sito www.ledonnescelgono.org”.

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