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ADOTTA UN’AIUOLA: SOLO PROPAGANDA?

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DSC01137Alla notizia era stato dato risalto addirittura dall’Amministrazione comunale di Pomezia, che l’aveva diramata sotto forma di comunicato stampa e che elogiava, giustamente, il comportamento di due commercianti di Torvaianica che avevano risposto all’appello del Movimento 5 Stelle di adottare una parte di verde pubblico, come ad esempio un’aiuola, da parte di privati, commercianti o imprenditori che fossero. Ma, a distanza di circa 40 giorni, si deve tristemente constatare che l'<adozione>, almeno in uno dei due casi non ha avuto esito felice. Se uno dei commercianti, infatti, ha curato l’area verde antistante il suo ristorante, piantando fiori e sistemando vasi e sassi ornamentali, l’altro – il bar – ha pensato bene di risolvere il problema “alla radice” e non solo in senso figurato: ha infatti eliminato del tutto il verde, lasciando la nuda terra a dare uno sconsolato spettacolo di sé. Solo qualche sporadico e spontaneo filo d’erba, ma neanche un fiorellino che rallegri l’aiuola adottata, dove in compenso abbondano le cicche di sigaretta. Intorno, soltanto terra brulla, che non viene mai innaffiata, mentre accanto, nell’aiuola rimasta in gestione al Comune, l’erba è verde e folta. Forse sarebbe il caso, come avviene per le adozioni degli animali, che l’Amministrazione comunale facesse un controllo post-adozione ed eventualmente, in caso di “maltrattamento” del bene dato in gestione, la ripresa nella “propria famiglia” dello stesso. Nelle foto è possibile fare il confronto tra le due aree, ovvero l’aiuola davanti al bar e quella davanti al ristorante: ai cittadini il compito di giudicare se i “genitori adottivi” hanno fatto un buon lavoro.

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