Home » News » Cronaca » Aeroporto Leonardo da Vinci: le verità nascoste dei voli ‘infetti’

Aeroporto Leonardo da Vinci: le verità nascoste dei voli ‘infetti’

Pubblicato il

“L’Italia attualmente è messa bene a parte alcuni focolai locali. Quanto succede fuori deve però costituire un chiaro segnale di allarme”. Un monito da non sottovalutare, quello lanciato ieri da Franco Locatelli, Presidente del Cos, il Consiglio Superiore della Sanità in una intervista rilasciata al Corriere della Sera. “Il Paese non è blindato, la gente si muove da un continente all’altro ed è impossibile controllare tutti”, ha concluso infine Locatelli.

L’annuncio del Presidente dell’Oms ci giunge quasi in contemporanea con una “rivelazione” che arriva da lontano. E precisamente dal Bangladesh. Qualche giorno fa il nostro giornale era costretto a registrare, a poca distanza uno dall’altro, lo sbarco di due uomini infetti provenienti proprio da questo Paese, seguito da altri 3 casi accertati solo nella giornata di oggi. Come è possibile – si sono chiesti in molti – che questo accada se vengono seguite le disposizioni dell’OMS in Italia e all’estero?

Ce lo spiega Apel, 37 anni. L’uomo vive e lavora da tempo a Fiumicino ed è in attesa del suo volo di ritorno, già prenotato a suo tempo insieme a quello di andata con Emirates. Poi inevitabilmente cancellato a causa della pandemia. Nel migliore dei casi riuscirà ad imbarcarsi per Roma il 6 agosto prossimo, avendo acquistato un nuovo biglietto.

“Nonostante l’elevatissimo numero di contagi nel nostro Paese (in questo momento abbiamo tre vastissime ‘zone rosse’) – racconta l’uomo – numerosi voli charter continuano a partire ogni giorno dall’aeroporto di Dacca trasportando centinaia di passeggeri spesso positivi al Covid-19. Una organizzazione criminale vende biglietti in Economy a 100,000 Taka (circa 1.000 euro) ma si può viaggiare anche in Business Class per oltre 1.200 euro. Gli equipaggi volano senza alcuna precauzione”.

Non sono coinvolte in questo sporco giro di affari le grosse compagnie aeree naturalmente – ci tiene a sottolineare Apel – come Ethiad, Qatar, Turkish Ailines e la già citata  Emirates. Tra le varie società corrotte però figurerebbe anche la compagnia di bandiera, accusa Apel, la Biman (Bangladesh Airlines).

E poiché ogni medaglia ha il suo rovescio, il primo riscontro lo abbiamo cercato al “Leonardo da Vinci”.

Ci siamo inevitabilmente chiesti: chi dà a questi voli illegali il permesso di atterrare a Fiumicino o a Malpensa (Due voli della Biman per Milano sarebbero – secondo Apel – in programma nelle prossime settimane).

Tramite un ex impiegato aeroportuale, veniamo a conoscenza di aerei fantasma (spesso senza alcun logo) che atterrano nella notte bypassando i controlli.

“Ricorda l’episodio di sei giorni fa – esordisce il testimone romano – quello dei due poliziotti fratelli arrestati per aver favorito l’ingresso di clandestini?”

LEGGI ANCHE: Arrestati fratelli poliziotti corrotti: facevano eludere i controlli all’Aeroporto di Fiumicino

“Quando facevo i turni di notte – racconta ancora l’ex dipendente di AdR – atterravano degli aerei bianchi senza alcun logo…c’è sempre stato qualcosa di strano in aeroporto di notte…”, insinua.

“Qualche anno fa – ricorda il testimone – un aereo ATR 72 Alitalia con 50 persone a bordo operato da una compagnia rumena, la Carpatair, finì fuori pista provocando il ferimento di diversi passeggeri, due dei quali in codice rosso. Il velivolo venne subito imbiancato per occultare il nome della compagnia”.

Verifichiamo la notizia che il Corriere della Sera e molti altri quotidiani effettivamente pubblicarono tra il 2 e il 3 febbraio 2013.

“Se vogliono i responsabili dell’accesso ai servizi di assistenza sullo scalo di Fiumicino, fanno arrivare due pullman in pista sotto l’aereo che vanno a prelevare i passeggeri senza passare per il padiglione degli arrivi… un po’ come si fa con i vip e con le squadre di calcio. E nessuno si accorge di niente…spesso si tratta appunto di charter che possono essere tranquillamente scambiati per servizi di trasporto merci…”

E la pandemia dilaga. In Italia e nel resto del mondo. Incurante di raccomandazioni e ammonimenti. Quella del Covid-19 che va di pari passo con l’altro virus, forse il più difficile da debellare: quello della corruzione.

Rosanna Sabella

Impostazioni privacy