Si è celebrato ieri, presso il Tribunale di Velletri,
il processo a carico di Flaviano S., il giovane trentasettenne romano che lo scorso 17 settembre aggredì ad Ardea, in via di Sant’Antonio alla Banditella Alta, il suo vicino di casa, l’artigiano edile Luciano Iacoangeli. La corte ha inflitto all’aggressore due anni e due mesi di reclusione, da scontare presso il carcere romano di regina Coeli, oltre ad una provvisionale di risarcimento danni pari a 15.000,00 euro. Il saldo del risarcimento dovrà essere stabilito in altra sede. All’aggressore non sono stati accordati benefici, tanto che è rimasto in carcere, dove era già detenuto. L’arresto fu eseguito dai militari dell’Arma dei Carabinieri della tenenza di Ardea – guidati dal Luogotenente Antonio Landi – che dovettero sottrarre l’uomo dalle ire di quanti, accorsi sul luogo dell’aggressione ad Iacoangeli, lo avrebbero voluto linciare. Ad oggi non si conoscono le esatte motivazioni del pestaggio, che vide l’artigiano riportare diverse ferite lacero-contuse, la frattura del bacino – dovuta presumibilmente ai calci ricevuti – la frattura esposta dell’omero, ed un trauma contusivo del cranio, causato da un colpo inferto con un martello. Luciano Iacoangeli si trova tutt’ora in cura riabilitativa a causa delle ferite riportate.
Luigi Centore
