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AIAZZONE, PRIMA FUMATA NERA

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Non tira certo una buona aria per i dipendenti Aiazzone – Emmelunga. La riunione prevista per ieri pomeriggio alle 15:00 al Ministero delle Politiche per il Lavoro ha infatto visto la presenza dei soli rappresentanti sindacali dei lavoratori e della dott.ssa Di Mario per il Ministero. Grande assente il dott. Gallo, Amministratore Delegato della Panmedia, l’azienda che ha rilevato dalla B&S i due marchi Aiazzone – Emmelunga. Durante la riunione interlocutoria i rappresentanti sindacali Faica hanno illustrato a grandi linee la situazione attuale in cui versano i dipendenti, parlando sia degli stipendi non ricevuti che della precarietà che stanno vivendo, dal momento che anche Panmedia è ad un passo dal dichiarare fallimento. Senza contare le migliaia di clienti infuriati che, non avendo altri interlocutori, se la prendono con i lavoratori per le mancate consegne degli ordini fatti. “La dott.ssa Di Mario – ha spiegato il rappresentante sindacale Renzo Antonini – ha acquisito tutte le informazioni ed ha ipotizzato due date per il prossimo incontro, a cui ovviamente sarà invitata l’azienda, anche per capire se c’è la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali: si parla del 22 febbraio o, in alternativa, del 1° Marzo, data entro cui i lavoratori vorrebbero delle risposte chiare ad una situazione alquanto intricata: la B&S di Borsano e Semeraro è in concordato fallimentare, con il dott. Scicchitano che funge da curatore fallimentare, mentre la Panmedia non ha dichiarato ancora fallimento, nonostante le gravissime condizioni economiche in cui versa, a causa delle quali da qualche mese non paga né i dipendenti né i fornitori”. Adesso si sta cercando di capire se, per i lavoratori, la soluzione migliore sia che anche Panmedia passi sotto la gestione di un curatore, in modo da poterla vendere ad acquirenti più affidabili, ma il rischio è che la società venga comprata sempre dalle stesse persone ad un prezzo irrisorio, eludendo in questo modo il pagamento dei debiti pregressi. Nel frattempo i lavoratori hanno deciso di continuare l’assemblea permanente h 24, quindi con un presidio sia diurno che notturno, per cercare di preservare quel poco rimasto all’interno dell’edificio.

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