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AL MUSEO DI ALBANO UN REPERTO ARCHEOLOGICO SEQUESTRATO AI “CASAMONICA”

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Martedì 28 maggio, alle ore 11,00, presso Palazzo Lercari, in Via Alcide De Gasperi 37, sede del Museo Diocesano di Albano, alla presenza del Vescovo S.E. Rev.ma Mons. Marcello Semeraro, il Comandante del Gruppo Carabinieri di Frascati, Colonnello Rosario Castello, consegnerà alla Diocesi un reperto archeologico, risalente a più di 2500 anni fa, che i Carabinieri di Castel Gandolfo, nell’Ottobre dello scorso anno, sequestrarono a due appartenenti al clan Casamonica durante un’operazione antidroga nel quartiere Romanina di Roma, a seguito della quale i malviventi furono arrestati.

Durante le attività, difatti, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Castel Gandolfo sequestrarono un reperto archeologico risalente al periodo arcaico (V secolo a.C.) che due coniugi detenevano clandestinamente nella loro abitazione, posizionato in una teca illuminata e ricevuto come regalo di nozze. A seguito delle indagini archeologiche curate dalla Sovrintendenza per i Beni Culturali del Lazio, è stato accertato che il reperto – autentico – è una “antefissa in terracotta raffigurante figura femminile con collana, di periodo compreso tra l’inizio e la fine del V secolo a.C. proveniente dall’area costiera del Lazio meridionale e nell’immediato entroterra compresa tra i comuni di Ardea, Pomezia, Anzio e la Via Nettunense”.

Il raro pezzo, recentemente confiscato, sarà dunque ufficialmente affidato a S.E. Marcello Semeraro, affinché, a conclusione di un ideale percorso di ripristino della legalità, venga esposto al pubblico all’interno del Museo della Diocesi di Albano.

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