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Angellotto: “Multe a Pomezia, c’è chi le paga e chi…”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera dell’ex sindaco di Pomezia Piero Angellotto in merito alle contestate contravvenzioni elevate nel piazzale del campus Selva dei Pini.

Egregio direttore,
vista la polemica sulle multe comminate nel college selva dei pini da parte dei vigili urbani alle auto in sosta fuori dagli spazi, vorrei intervenire facendo 2 preliminari puntualizzazioni;
la prima riguarda chi ha mandato i vigili a fare le multe: ridicola, risibile e contraddittoria appare la nota dell’ufficio stampa della segreteria del Sindaco, secondo cui sarebbero stati i cittadini a richiederlo e che sarebbero controlli di routine. Delle due l’una: o l’hanno richiesto i cittadini o sono controlli di routine. La realtà potrebbe invece essere quella riportata dal segretario del PD, ovvero che a chiamare la polizia locale sia stata la compagna del sindaco, l’assessore Veronica Filippone.
La seconda riguarda il merito: se avrete la compiacenza di andare a leggere la delibera di giunta del 27/7/2015 all. A, che istituisce la nuova toponomastica, scoprirete che non esiste il tratto di strada tra il campo di calcio e piazza Cederna, ed è proprio lì che hanno elevato molte contravvenzioni. Negli altri casi dove ci sono i divieti di sosta (sono andato a controllare) non è riportato sul retro il numero di ordinanza che istituisce il divieto e pertanto, per le due ragioni, le contestazioni sono tutte nulle e da impugnare appena verranno notificate a casa.
Veniamo ora al fatto incredibile…
Ieri mattina ho trovato sul parabrezza della mia auto non una multa, ma un documento del comune di Pomezia che parlava di 2 multe prese dai nostri amministratori 5 stelle alla guida della macchina elettrica targa EX593WS (che usano solo loro, quale auto di rappresentanza), nel febbraio di quest’anno nel Comune di Roma.
L’ufficio trasporti le ha pagate e ha chiesto al segretario generale di conoscere i nomi dei conducenti l’autovettura.
Secondo il regolamento in vigore ogni auto comunale deve avere un libretto d’uso sul quale scrivere, a cura del conducente, ora e percorrenza, e quando va fuori comune occorre l’autorizzazione del segretario Generale come stabilito dalla delibera 125 del 26 /9/2005.
Ieri pomeriggio ho incontrato un autista del comune e gli ho chiesto notizie del libretto d’uso della macchina elettrica e mi ha risposto che nell’auto non c’è più.
Il segretario generale non ha comunicato i nomi dei conducenti, e così nessuno degli onesti amministratori ha restituito i soldi delle multe….
Non ho parole… mi sono rimaste parolacce.
Qualora dovessi vedere il Sindaco e la sua compagna assessore utilizzare l’auto elettrica, vorrei sapere con certezza dove stanno andando e perché, come fanno tutti gli altri amministratori. Le regole devono valere per tutti i cittadini, anche per i 5 stelle.

P.s. per la cronaca, continuerò a scrivere anche di argomenti scomodi, non ho paura di nessuno e tantomeno del Sindaco Fucci, che ho querelato insieme a quanti hanno commentato senza riflettere, e a quanti hanno messo mi piace su quel post diffamatorio scritto dal Fucci stesso, e spero che – se e quando il Sindaco venisse rinviato a giudizio – il Comune si vorrà costituire parte civile come sta già facendo con tutti i cittadini nei processi penali pendenti, anche per gli abusi edilizi.
Pietro Angellotto

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