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ANZIANA MORTA AD ARDEA, INTERROGATO IL 21ENNE UCRAINO

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E’ stato interrogato oggi dal Sostituto Procuratore Dr. Carlo Morra il 21enne ucraino trovato ieri mattina nascosto in una nicchia nel sottoscala del villino di via Teramo 9, alla Nuova Florida.

F.M., che si trova da ieri nel carcere di Velletri a disposizione della Magistratura, era arrivato da pochi giorni in Italia: non conoscendo l’italiano, l’interrogatorio è iniziato alla presenza di un interprete, ma pare si sia avvalso della facoltà di non rispondere: c’è comunque il più stretto riserbo da parte degli inquirenti, che ancora non hanno svelato se l’ucraino avesse dei complici che sono riusciti a far perdere le loro tracce. Nel primo pomeriggio è invece avvenuta presso l’ospedale di Anzio l’autopsia di Maria Di Amato, la donna di 89 anni, da compiere tra un mese, trovata morta sul pavimento del corridoio tra la sua camera da letto ed il bagno. “Per i risultati ufficiali dobbiamo attendere qualche giorno”, ha precisato il Capitano Ugo Floccher, Comandante della Compagnia Carabinieri di Anzio. L’esame autoptico permetterà di stabilire se la donna è morta in seguito a malore dovuto allo spavento o per altre cause, tra cui le più probabili sono un’emorragia interna conseguente alla caduta, il soffocamento o lo strangolamento. E proprio in base a questi sospetti il 21enne è detenuto nel carcere di Velletri con l’accusa non solo di furto, ma anche di omicidio. Ieri i vicini di casa di Maria Di Amato, che viveva da sola con i suoi due cagnolini, hanno raccontato ai Carabinieri di aver sentito, pochi minuti prima delle 8:00, un urlo soffocato provenire dall’abitazione della donna, seguito dall’abbaiare forsennato dei cani. Insospettiti, ma pensando ad un malore, i vicini hanno provato a citofonare ed a chiamare a gran voce l’anziana donna, ma non hanno ricevuto risposta. Per questo, con una scala, si sono introdotti nel giardino, da dove si sono accorti che la porta d’ingresso era aperta, mentre da una finestra hanno visto il corpo della donna riverso a terra. Nel frattempo il ragazzo si era nascosto in uno sgabuzzino del sottoscala, sperando di riuscire a fuggire. Ma i carabinieri, arrivati rapidamente in seguito all’allarme dato dai vicini, sono riusciti a scovarlo, trovandolo in possesso di guanti in lattice per non lasciare impronte, un passamontagna e un sacchetto di gioielli e bigiotteria di proprietà della donna, oltre ad una busta da lettera, nascosta in una tasca dei pantaloni, indirizzata alla donna trovata morta, contenente alcune migliaia di euro in banconote.

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