Home » News » Cronaca » Anzio, 15 consiglieri comunali morosi per l’Ufficio Tributi. Il commento del sindaco Bruschini

Anzio, 15 consiglieri comunali morosi per l’Ufficio Tributi. Il commento del sindaco Bruschini

Pubblicato il
Anzio, incompatibilità durante le nomine: avvisi di garanzia a 7 consiglieri del comune

15 consiglieri comunali morosi per un totale di circa 400 mila euro. È quanto è stato comunicato oggi nel corso di una conferenza stampa, durante la quale il consigliere Marco Maranesi ha mostrato la lettera ricevuta dall’Ufficio Tributi del Comune di Anzio, che in questi giorni ha inviato gli avvisi di contestazione per imposte non saldate all’ente. Maranesi ha assicurato che salderà il suo debito in pochi giorni, anche perché il mancato pagamento – come viene riportato nelle lettere – comporterebbe l’incompatibilità con il ruolo di consigliere e quindi il decadimento dello stesso.
Gli importi contestati dall’Ufficio Tributi fanno capo a imposte comunali non versate, ma anche a multe mai pagate. Importi che ora dovranno regolarizzare – ma che come per tutti i cittadini potranno essere oggetto di contestazione – nei tempi previsti dalla legge, che i rappresentanti comunali per primi dovrebbero rispettare.
Sulla vicenda si è espresso il Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini, sugli avvisi ai Consiglieri Comunali inviati irritualmente dall’Ufficio Tributi. “Premesso che gli Amministratori locali devono essere i primi a dare il buon esempio nel pagare i tributi all’Ente ma, allo stesso tempo, hanno il diritto di opporsi ad eventuali errori dell’Ufficio così come vale per tutti i cittadini – ha dichiarato il sindaco – Resto perplesso nell’apprendere dal candidato in pectore del Pd Del Giaccio, ed è tale perché le osservazioni che leggo sono di un navigato politico, degli avvisi ai Consiglieri Comunali inviati dall’Ufficio Tributi in maniera irrituale in quanto non vi è stata una messa in mora formale, non è stato indicato un anno d’imposta, di quale proprietà si tratta, di quale tipologia d’imposta parliamo ed è altrettanto illegittimo citare come oggetto nella nota l’art. 63 della 267 che è di competenza del Consiglio Comunale. Debbo quindi pensare che la lettera inviata ai Consiglieri sia stata “una nota di cortesia”, che tra l’altro è quanto mai anomalo sia stata resa pubblica in tempo-reale nonostante esista la privacy ed il segreto d’ufficio”.
“Ancora una volta – ha proseguito il Primo Cittadino si cavalcano procedure amministrative nel tentativo di ribaltare il voto dei cittadini che, nel 2013, hanno eletto questo Consiglio Comunale. Ricordo al Signor del Giaccio che i Consiglieri Comunali, al pari del sottoscritto, sono stati eletti democraticamente dai cittadini e ritengo che definire “sgarrupato” l’Istituzione del Consiglio Comunale è una grave offesa nei confronti di tutti gli elettori di Anzio”.
“Il candidato Del Giaccio, prima di dare giudizi sugli altri – ha concluso Bruschini – dovrebbe farsi un esame di coscienza visto che “tutti noi siamo nati e cresciuti ad Anzio”. Da oggi non dica più di scrivere nelle veste di giornalista perchè al sottoscritto tutto ciò appare deontologicamente non corretto.
Qualora nel 2018 Del Giaccio sarà il candidato del Pd, così come appare, posso tranquillamente sostenere che la Città di Anzio sarà guidata da un Sindaco del centrodestra. Si metta l’anima in pace, lui ed i suoi amici di cordata”.

Impostazioni privacy