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ARDEA, COMMEMORAZIONE CADUTI IN GUERRA: E’ POLEMICA PER IL “PICCHETTO D’ONORE”

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Commemorazione con polemica. E’ accaduto oggi ad Ardea in occasione dell’annuale celebrazione – da parte dell’Amministrazione comunale unitamente all’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci sezione di Ardea – della Commemorazione Caduti di Tutte le Guerre e della Giornata delle Forze Armate.

Il programma prevedeva questa mattina il raduno nel centro storico di Ardea, con  l’esibizione musicale della banda musicale cittadina “Filarmonica Città di Ardea”. Dalla piazza del centro storico il corteo dei partecipanti si è spostato verso la Chiesa di San Pietro Apostolo dove il parroco Monsignor Adriano Gibellini ha celebrato la santa messa in memoria dei Caduti di tutte le guerre. Al termine della messa il corteo si è diretto verso il Monumento dei Caduti, in piazza del Popolo, per depositare una corona floreale in onore dei Caduti, in contemporanea con la cerimonia dell’alzabandiera e l’appello ai caduti. Tutto regolare, se non fosse stato per il “picchetto d’onore” che ha aperto il corteo, composto da bambini e adulti mascherati in maniera approssimativa da militari, che militari di certo non erano, ma che piuttosto ricordavano una festa di carnevale. Nulla da dire sulla loro buona fede, sul loro voler evidentemente testimoniare vicinanza alle Forze Armate. Ma la commemorazione di chi ha dato la vita per la Patria non è un gioco… Dietro c’è Storia, Sangue, Morte. La vita di un popolo, che non può essere trattata come un videogames. Davanti al monumento ai caduti, mentre due giovani agenti della polizia municipale deponevano una corona d’alloro, il carnevalesco “picchetto d’onore” faceva il “presentat arm” con le finte armi, facendo scattare sugli attenti anche i militari veri. Mai prima d’ora una commemorazione istituzionale per rendere Onore ai Caduti di tutte le guerre aveva mostrato una cosa simile, per fortuna davanti a pochissimo pubblico. Oltre ad una manciata di cittadini, erano presenti solo piccole rappresentanze di militari delle caserme di zona, della Capitaneria di Porto di Fiumicino, della Guardia di Finanza, ma soprattutto dei Carabinieri, ma nessuno dei militari presenti mostrava alcuna decorazione: per la prima volta, ad Ardea non c’era infatti nessun reduce di guerra. Sicuramente qualcuno dovrà dare chiarimenti sui finti soldati: non sono escluse interrogazioni al Ministro della Difesa e richieste di spiegazioni ai vari Comandi Generali. Inutile riportare i commenti dei pochi cittadini presenti. Nessun commento sulla vicenda, invece, da parte dell’ex sindaco Eufemi, presente alla cerimonia. “No comment – ha dichiarato – io sono venuto per il rispetto delle Istituzioni e di un paese che ho avuto l’onore di rappresentare come Primo Cittadino”.
Luigi Centore

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