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ARDEA, INCENDIATI NELLA NOTTE GLI UFFICI COMUNALI

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Ancora un incendio nella notte, ad Ardea. E questa volta il bersaglio è davvero grosso: l’ufficio tecnico comunale di via Laurentina. L’allarme è scattato attorno alle 23.00 circa. Ad andare a fuoco l’ufficio demanio marittimo, gli uffici dell’uso civico, l’ufficio abusivismo edilizio sezione demolizione coatte e l’ufficio cimiteriale. Ingenti i danni. I vigili del fioco hanno dichiarato inagibile tutta la palazzina, ma domani ci sarà un nuovo sopralluogo da parte del dirigente dell’area tecnica Arch. Antonello Rocca, per capire se ci sono parti che ancora possono essere accessibili ai dipendenti e al pubblico. Risparmiato dalle fiamme l’ufficio condono edilizio. L’incendio potrebbe aver provocato danni al solaio del primo piano soltanto nella parte in cui è stato più intenso, ma è tutto da verificare. Gli uffici interessati dall’incendio sono situati al piano terra ed hanno le finestre che affacciano sul piazzale, in un lato coperto. I primi a giungere sul posto sono stati il comandante della tenenza Antonio Landi con il maresciallo Domenico Caputo e due carabinieri; a seguire i vigili del fuoco di Pomezia ed il capitano Aldo Secci della municipale. L’intero stabile è stato sottoposto a sequestro giudiziario e la vigilanza da questa notte è stata affidata alla polizia municipale, che sta svolgendo i turni di guardia con agenti disarmati.
Non è la prima volta ad Ardea che si verificano incendi dolosi, in passato fu dato alle fiamme un noto ristorante del lungomare, una rivendita di materiali edili, sale giochi, auto di giornalisti scomodi. Certo è che stavolta, forse più di altre, il rogo sembra veramente “ad orologeria”: gli uffici demanio ed uso civico, infatti, erano oggetto di accertamenti della Guardia di Finanza. L’inchiesta sul rogo è stata affidata ai carabinieri della locale tenenza che stanno indagando a tutto campo. Ardea resta sempre più un paese dove la delinquenza sta prendendo piede. L’ufficio tecnico, oltretutto, da un po’ di tempo è sempre più oggetto di missive anonime e di indagini da parte della Procura di Velletri. Il responsabile del settore demanio ed uso civico non dispera – nonostante le pratiche siano in parte bruciate o annerite dal fumo – che tutti gli atti possano essere ricostruiti, grazie anche al fatto che gli stessi investigatori delle Fiamme Gialle durante i loro accessi avevano fotocopiato ogni documento. Il vero danno è che se l’ufficio tecnico venisse dichiarato inagibile, si fermerebbe l’incasso primario per il Comune, essendo questo l’ufficio che produce il maggior gettito di entrate.
L’incendio avviene in un momento di crisi politica nel quale la maggioranza è diventata minoranza, e nella prossima seduta di consiglio si potrebbe verificare che non ci siano i voti sufficienti per approvare il bilancio. Certo che questo incendio, adesso, è un “diversivo” che distoglie l’attenzione dalle vicende politiche.
Luigi Centore

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