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Ardea, manifestazione contro

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa degli Amici di Grillo Ardea sul nuovo impianto biogas che dovrebbe sorgere ad Ardea.

biogas ardeaC’è fermento ad Ardea per la preparazione di un evento importantissimo che avrà luogo nella piazza dell’antica rocca il prossimo sabato 17 Ottobre. Chiamati in raccolta tutti i cittadini al di là di ogni appartenenza o credo politico a manifestare contro una terribile minaccia per la salute dei cittadini e l’integrità e la vocazione del territorio pontino intero, si stanno registrando adesioni anche da parte dei politici della stessa amministrazione che, a parole almeno, si dichiara contraria ad ogni insediamento di questo tipo.
Domani mattina (ndr 13/10/2015) il Consiglio comunale di Ardea porterà in discussione una mozione a firma dei consiglieri del gruppo di maggioranza UDA che sarà focalizzata proprio sugli impianti di produzione di biometano e similari; inoltre sarà discusso un atto di indirizzo per gli impianti di energia da fonte rinnovabile presentato dall’assessorato all’ambiente. La stessa commissione urbanistica più volte riunitasi per discutere del progetto presentato dalla società Suvenergy, per bocca del suo presidente Alessandro Quartuccio, si è espressa in modo nettamente contrario alla realizzazione dell’impianto; eppure… non soffermandosi ad una osservazione superficiale di quanto sta accadendo noi Amici di Grillo Ardea, che gli occhi li teniamo bene aperti, osserviamo che, nonostante la grande partecipazione alla raccolta firme di cittadini che si sono dichiarati parte lesa davanti al tribunale di Velletri in merito al provvedimento giudiziario in corso che vede imputata la società Pomar per l’attività del suo impianto in via Pratica di Mare, il nostro primo cittadino non abbia sentito neppure il dovere di intervenire, anzi è inaspettatamente giunta in comune una richiesta tardiva per una procedura autorizzativa semplificata firmata dallo stesso agronomo che assiste Suvenergy e che sta seguendo forse il suo iter senza che nessuno dei consiglieri si curi della cosa.
Mentre il gruppo UDA presenta la sua mozione e ne distribuisce copia ai cittadini per dimostrare la loro posizione netta e contraria alla Suvenergy, si dimentica nelle conclusioni, dopo le premesse e le considerazioni di rito, di proporre alcunché di ostativo limitandosi a dire «noi consiglieri comunali» firmatari della presente «ci dichiariamo contrari alla realizzazione di tali tipi di impianti nell’ambito dell’intero territorio comunale»
Mentre l’atto di indirizzo tanto atteso e mai affrontato si limita a «prevedere una interruzione di 30 gg. al prosieguo dei procedimenti amministrativi in essere, al fine dare mandato al settore tecnico AREA IV della predisposizione di idonea disciplina regolamentare per l’installazione degli impianti di cui sopra, da adottare preventivamente in Consiglio comunale in data congrua al rispetto dei termini di cui sopra» ossia sperare di redigere appositamente un regolamento che normi questi insediamenti senza tuttavia indicare una soluzione ostativa.
Mentre tutta questa ammuina si recita ad ogni occasione di incontro e sui social network, ricompare sul tavolo del Sindaco la pratica per la realizzazione in località Caronti di una centrale per la produzione di un milione di watt/ora producendo e bruciando biogas ottenuto dalla fermentazione anaerobica dei rifiuti organici.
Nessuno dei sopracitati consiglieri o assessori ne fa menzione e, statene pur certi, dopo questa denuncia daranno tutta la colpa al sindaco che, non è un mistero per nessuno, più volte si è dichiarato favorevole a questi insediamenti.
Il progetto è stato ripresentato in regione con alcune modifiche rispetto a quello iniziale. Probabilmente l’azienda spera in questo modo di poter ovviare al rinvio della pratica precedente al giudizio dell’ufficio di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) a cui la regione stessa, con un atto datato 25 febbraio 2015 aveva deciso di assoggettare il permesso e che così sentenziava: «Effettuata la procedura di Verifica ai sensi dell’art 20, parte II del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i., in relazione all’entità degli interventi, e considerata la peculiarità del contesto ambientale in cui l’opera si inserisce, si ritiene che il progetto dovrà essere sottoposto a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale a norma degli articoli 21 e seguenti del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.» ed in oltre prosegue la Regione Lazio «Il progetto definitivo dovrà essere redatto sulla base delle indicazioni del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.- Allegato XXI Sezione II (allegato tecnico di cui all’art. 164 al D.Lgs. 163/2006 e s.m.i..Lo studio di impatto ambientale dovrà essere redatto sulla base dei contenuti indicati nell’art. 22 e nell’allegato VII del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i..».
Il progetto aggiornato non presenta una disposizione diversa delle aree di stoccaggio e di maturazione del digestato per la produzione del compost e neppure l’area dedicata ai digestori ha subito apparentemente variazioni. Purtroppo dai documenti esposti nel sito regionale, scaricabili tra l’altro al link
http://www.regione.lazio.it/rl_ambiente/?vw=progetti&provincia=RM&comune=251&tipologia=-1&pg=0
non si evincono le motivazione per cui il progetto sia stato così riproposto.

L’impianto Biovis avrebbe una capacità produttiva di 389 Nm3/h ossia un terzo di quella proposta da Suvenergy ma ottenuta, anziché da scarti e sottoprodotti dell’agricoltura, da FORSU ossia dalla Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano (il classico umido da cucina) con una piccola percentuale di altre sostanze vegetali quali sfalci d’erba e ramaglie. Altra sostanziale differenza è costituita dal fatto che mentre Suvenergy utilizzerà una minima parte del biogas prodotto da bruciare in cogeneratori di energia elettrica per un volume stimato in meno di 100 Nm3/h, l’intera produzione di Biovis, ossia il quadruplo in volume, sarà bruciato come combustibile e da qui l’origine della tanto temute nanopolveri. L’impianto consumerebbe inoltre 3.000 m3 di acqua all’anno di cui almeno 2.000 sarebbero estratti localmente da un pozzo.

Sabato 17 ottobre i cittadini di Ardea avranno dunque un triplice scopo per manifestare a piazza del Popolo e a questo punto i rappresentanti dell’amministrazione comunale e i consiglieri tutti farebbero bene a prepararsi con argomentazioni convincenti perché i cittadini di Ardea oggi non sono più gli stessi che fino a ieri hanno subito senza mai protestare; oggi vogliono risposte convincenti e subito, prima che sia troppo tardi.

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