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ARDEA: SANZIONI “ESAGERATE” PER I DIPENDENTI COMUNALI, INTERVIENE IL SINDACATO

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La UIL FLP di Roma e Provincia contro l’Amministrazione di Ardea, colpevole, secondo il sindacato, di vessazioni nei confronti di alcuni dipendenti.

“Da alcune settimane – fa sapere Bruno Galante dalla Segreteria Provinciale UIL FPL – i controlli nei confronti del personale hanno assunto nel Comune di Ardea  modalità inique e vessatorie grazie a manichei formalismi che il Segretario Comunale ed il dirigente preposto alle sanzioni disciplinari dott. Mazzone stanno perpetrando a danno dei lavoratori, con  applicazioni di sanzioni di smodata gravità rispetto alla tenuità dei fatti contestati: si è arrivati fino a 20 giorni di sospensione per un mero adempimento formale di un atto a rilevanza interna. Tutto ciò a fronte di una gestione del settore personale incapace anche di comunicare le ferie spettanti o le ore da recuperare al personale medesimo”. Per Galante questo “alimenta malumori, disaffezioni e rigidità nel lavoro con richieste di mobilità, aspettative e l’aumento delle assenze per malattia. L’incapacità di gestire in maniera organica e motivata il personale è ormai sotto gli occhi di tutti, urge una profonda rivisitazione dei ruoli e delle competenze assegnate oltre che accertare eventuali responsabilità in termini disciplinari dei dirigenti preposti. Ricordiamo che Ardea è un comune che dovrebbe impiegare circa 250 persone, ma ne impiega solo 130: demotivare il personale sarebbe un vero suicidio politico”.
La  UIL Fpl  richiede quindi di porre il problema all’ordine del giorno del consiglio comunale attraverso una nota ufficiale indirizzata al Sindaco Luca Di Fiori e a tutti i consiglieri.

“Apprendiamo con estrema indignazione – si legge nel documento – che nella giornata di ieri l’Amministrazione comunale di Ardea, per mezzo del responsabile dell’Ufficio provvedimenti disciplinari Dott. Mazzone ha comminato 4 provvedimenti disciplinari che prevedono sospensioni dal servizio per un minimo di 3 ad un massimo di 20 giorni. I 4 dipendenti colpevoli agli occhi del Dirigente di non essersi attenuti a disposizioni di servizio e normative contrattuali in realtà hanno subito le conseguenze di una organizzazione caotica e confusa del lavoro, in cui alcuni dirigenti preposti continuano a dimostrare palesi incapacità nel dare risposte chiare e definitive sull’applicazione degli istituti contrattuali (in particolare modalità di comunicazione per l’utilizzo delle ferie ed assenze dal servizio)”. La colpa quindi, è imputabile alla stessa macchina amministrativa. “Emblematica – prosegue la nota – rimane la gestione dell’ufficio personale in cui da anni manca qualunque chiarezza sulla gestione delle ferie, dei riposi accumulati e degli straordinari, cosicché il personale spesso è costretto a supporre più che conoscere. Ma tant’è emerge ancora una volta una dirigenza che in larga parte continua a caratterizzarsi per una fondamentale incapacità di coinvolgere i lavoratori nel rilancio dell’azione amministrativa, capace di usare solo la leva disciplinare in modo assurdo e sproporzionato tale da non trovare eguali in nessuna altra realtà comunale per fatti di sostanziale irrilevanza, nei confronti peraltro di persone non recidive che finora hanno sempre mostrato disponibilità e competenze verso l’amministrazione”. Il sindacato fa sapere che non resterà con  le mani in mano, ma che passerà alla “controffensiva”. “Se questo è il metro, non potranno non esserci ripercussioni su un’attenta e metodica verifica dell’operato di chi si è reso palesemente colpevole nei confronti dei lavoratori volendo incutere un clima di avversione e paura che la UIL FPL contrasterà con ogni mezzo. Sono già stati avviati i contatti con gli uffici legali per verificare l’operato assunto dai responsabili della vicenda anche per valutare i danni connessi alla lesione del prestigio personale e professionale dei lavoratori coinvolti. Auspichiamo che la Giunta ed il Consiglio Comunale vogliano assumere una posizione sul tema con specifico ordine del giorno, perché la presenza, la competenza ed il modo in cui talune figure dirigenziali esercitano il loro potere meritano un dovuta presa di posizione per il bene della comunità”.

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