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ARDEA, IL SINDACO FIRMA L’ORDINANZA SULL’INACCESSIBILITA’ DEL COMPLESSO “LE TORRI”

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torriIl sindaco di Ardea Luca Di Fiori ha firmato oggi l’ordinanza, come da mozione presentata e votata in consiglio comunale all’unanimità dell’assemblea, sulla questione delle Torri di Nuova California. Queste – ha scritto il sindaco – devono diventare a breve “inaccessibili” a chi le occupa abusivamente. L’obiettivo è quello di prevenire ed eliminare gravi pericoli e comportamenti che minacciano l’incolumità pubblica e privata, la sicurezza urbana, l’igiene e che offendono la pubblica decenza e ledono i diritti di libertà, dignità e integrità della persona. Nell’atto – inviato anche al prefetto di Roma e al giudice dell’esecuzione, Sandra Cassoni – si ordina alla società Ville Amalfitane e al custode giudiziario del complesso, l’avvocato Giuseppe Aprile, di procedere – entro 20 giorni dalla notifica dell’ordinanza – all’adozione di tutti i provvedimenti necessari, radicali e risolutivi che possano rendere non più occupabili gli alloggi del complesso immobiliare (tenendo conto che le precedenti attività di solo sbarramento dei varchi di ingresso non hanno prodotto apprezzabili e definitivi risultati). Lo scopo è eliminare le gravi condizioni di persistente pericolo per la pubblica incolumità e per la sicurezza urbana e per la definitiva eliminazione delle insostenibili condizioni igienico-sanitarie ed ambientali del complesso e dell’intero quartiere. Ora, in dieci giorni dalla notifica dell’ordinanza, si dovrà ricevere in Comune il cronoprogramma degli interventi da realizzare. Se non ci sarà questo, l’amministrazione procederà alla denuncia degli interessati all’autorità giudiziaria secondo quanto previsto dall’articolo 650 del codice penale (sull’inosservanza dei provvedimenti dell’autorità). Inoltre, superato il termine dei 30 giorni – fatta salva l’azione penale – il Comune provvederà d’ufficio alle operazioni di inaccessibilità con spese a carico degli obbligati. Le 38 unità immobiliari (delle 44 di cui si compone complessivamente il complesso), sono sottoposte a procedura di esecuzione forzata immobiliare al Tribunale di Velletri e sono state occupate abusivamente in uno stato di totale degrado ed incuria tale da costituire un grave pericolo per la pubblica e privata incolumità e per la sicurezza urbana.
“Siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo con un lavoro che ha tenuto costantemente impegnati gli uffici dell’ente per diversi mesi – ha dichiarato il Primo Cittadino – Abbiamo realizzato un tavolo di lavoro operativo tra noi, la Banca, il custode giudiziario, il giudice dell’esecuzione immobiliare, le forze dell’ordine e le altre istituzioni coinvolte. Lo scorso 31 gennaio abbiamo fatto un sopralluogo con il quale abbiamo riscontrato il permanere e l’aggravarsi di criticità che hanno costituito per lungo tempo un allarme igienico-sanitario, un degrado socio-economico degli occupanti, un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza urbana e un motivo di forte disagio circa la percezione della sicurezza di tutto il quartiere Nuova California e di Tor San Lorenzo. Abbiamo ottenuto tutte le relazioni da parte del commissariato di polizia di Stato, della polizia locale, della compagnia di Anzio, della Asl Roma H, che ci hanno permesso di emettere, finalmente, quell’ordinanza che i cittadini ci richiedevano. Siamo davanti a un passo importante per la città, visto che quello delle Torri è un vero allarme sociale da risolvere. Abbiamo dato al debitore e al custode giudiziario tempi certi perché vogliamo arrivare entro giugno alla soluzione completa del problema delle Torri”. In tutto questo, parte attiva sono stati anche i cittadini. “Il confronto continuo con il comitato di quartiere e con le associazioni del territorio – ha commentato Di Fiori – ha permesso un pressing costante che ha aiutato l’amministrazione comunale ad affrontare il problema con la giusta priorità. Abbiamo atteso i giusti tempi per permettere di ottenere tutte le relazioni necessarie. Viene smentito in questo modo – con un atto che riteniamo inattaccabile proprio perché studiato con un gruppo di lavoro – chi diceva che era possibile tutto e subito. Probabilmente chi ci accusava non sapeva minimamente da dove iniziare e sperava, con un po’ di fumo agli occhi, di gettare fango e discredito nei confronti dell’amministrazione. Ringrazio invece chi ha voluto usare, diplomaticamente, il luogo del consiglio comunale per affrontare il tema e ascoltare la posizione chiara e trasparente del Comune. La nostra azione non può ritenersi conclusa fin quando non avremmo sgombrato l’intero territorio da questo tipo di situazione e da altre, il monitoraggio che costantemente fa l’amministrazione insieme alle forze di pubblica sicurezza ci evidenzia che esistono anche altre aree che necessitano di intervento, come nei casi delle Salzare alte e basse e della Banditella di sotto. Stiamo lavorando con estrema solerzia per debellare e risolvere definitivamente queste ulteriori emergenze sociali”.
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