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ARDEA, TOPONOMASTICA NEL CAOS. MA E’ SOLO UNO DEI TANTI PROBLEMI…

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numeri civiciDa  più parti arrivano richieste per invitare l’assessore Lionello Attenni a risolvere il problema della toponomastica, costata alle casse comunali oltre duecentomila euro. Il problema, non di poco conto, nasce dall’impossibilità di capire quali sono i numeri civici di cui si deve tener conto nelle strade di Ardea. A confondersi non solo chi si reca nel Comune rutulo a trovare qualcuno per la prima volta, ma anche i portalettere. Avere per ogni abitazione due numerazioni contrastanti favorisce il disservizio nella consegna della posta, in quanto chi fa le consegne non riesce a capire se il numero civico dove consegnare la corrispondenza deve essere il nuovo o il vecchio, tra i due affissi sui cancelli d’ingresso delle abitazioni.  Alcuni cittadini, convinti che il numero nuovo sia già in essere, hanno tolto quello vecchi, e questo crea non poca confusione, visto che per altri ad essere validi sono ancora quelli precedenti. E’ anche accaduto che qualche investigatore, venendo da fuori paese e non sapendo di questa anomalia, anziché controllare la persona sottoposta ad indagini si sia ritrovato a controllare qualcun altro, e questo solo perché non si sa se il numero civico buono sia quello vecchio o quello affisso dalla concessionaria della toponomastica. Ma la cosa assurda è che questo problema va avanti ormai da anni e da altrettanto tempo non viene risolto, pur avendo la ditta concessionaria – che avrebbe dovuto sistemare una volta per tutte la questione – percepito il compenso previsto da contratto. Ancora una volta non si capisce perché l’assessore preposto non intervenga per fornire direttive utili per la definizione definitiva: qual è l’utilità di avere e pagare un assessore, se questi non riesce a risolvere, suo malgrado, alcun problema?  Lionello Attenni, assessore ai lavori pubblici riconducibile ai consiglieri Montesi e Volante, è spesso in disaccordo con dipendenti e dirigenti per le disfunzioni del suo assessorato. Ma questo non basta per convincere i due consiglieri a far chiedere le dimissioni ad Attenni dall’assessorato che hanno preteso dal sindaco, pur riconoscendone i numerosi problemi: ormai si tratta di un ufficio che non riesce a portare a termine nessuna iniziativa, se non quella di occupare uno spazio senza alcun risultato. Qualche tempo fa sentimmo la funzionaria comunale della toponomastica, la quale ci disse: “Dobbiamo aggiornare lo schedario anagrafico, dopo di che avvertiremo gli utenti  e poi andranno in funzione i numeri nuovi con l’arrivo dei cambi di domicilio da inserire sulla patente”. Sono passati sei mesi, ma a tutt’oggi nulla di fatto. Cosa dovremmo suggerire a quei consiglieri ed assessori che in consiglio si vantano di essere organi di indirizzo e di controllo? Sarebbe opportuno capire cosa indirizzano e cosa controllano, visto che non si riesce neanche a risolvere un problema legato ai numeri civici. Ma questo è solo uno dei tanti segni del disinteresse dell’Amministrazione tutta, maggioranza ed opposizione, verso i problemi dei cittadini. Del resto, dopo i consigli al limite delle minacce al consigliere Umberto Tantari di non proseguire nel chiedere risposte alla sua interrogazione, pena il controllo urbanistico del suo manufatto, resta difficile che qualche consigliere possa chiedere spiegazioni, a meno che non decida di farlo Luca Fanco.

Luigi Centore

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