Mauro Di Giacomo, fisioterapista di Bari, è stato ucciso la sera del 18 dicembre scorso, mentre rientrava a casa.
Nelle scorse ore è stato fermato il presunto assassino: si tratta di un uomo di 59 anni. L’uomo detiene, legalmente, due pistole, ma quella utilizzata per uccidere il professionista non è tra le due armi legalmente detenute.
Arrestato il presunto assassino del fisioterapista Mauro Di Giacomo
Svolta nelle indagini per la morte di Mauro Di Giacomo, il fisioterapista di Bari assassinato la sera del 18 dicembre 2023 a pochi passi dalla sua abitazione, in via Tauro, nel capoluogo pugliese. Questa mattina è stato arrestato il presunto assassino di Di Giacomo. Si tratta di un operaio edile di 59 anni, che avrebbe agito per rancori legati a presunte lesioni che il professionista avrebbe causato – a suo dire – a una delle figlie dell’indagato.
Nel 2020, la figlia aveva intentato una causa civile contro la vittima, accusando il professionista di averle provocato lesioni personali permanenti durante una seduta di fisioterapia risalente ad alcuni mesi prima. Di Giacomo, che si era costituito nel processo, aveva negato la sua responsabilità. La sera dell’omicidio, il 59enne ha atteso Di Giacomo sotto casa e ha sparato al fisioterapista. Poi lo ha colpito ripetutamente alla testa con il calcio della pistola.
L’omicidio
La polizia contesta all’assassino l’aggravante della crudeltà, poiché, in preda a un’incontenibile furia omicida, ha infierito sulla vittima dopo avergli scaricato addosso l’intero caricatore dell’arma. Mauro Di Giacomo, oltre ai proiettili, è stato colpito anche da oggetti contundenti, e sul suo corpo sono state riscontrate alcune contusioni e fratture. Il fisioterapista aveva avuto una discussione violenta con il suo assassino prima di tentare di fuggire, ma era stato raggiunto da numerosi colpi di pistola sparati sia da vicino sia mentre si allontanava. Il 63enne morì sul posto per uno shock emorragico.
Il presunto assassino è stato individuato grazie alla targa dell’auto, ripresa da alcune telecamere di sorveglianza poco distanti dal luogo del delitto. L’uomo detiene, legalmente, due pistole, ma quella utilizzata per uccidere il professionista non è tra le due armi legalmente detenute. Mauro Di Giacomo, medico fisioterapista e osteopata, aveva una moglie e due figli. “È assurdo perdere la vita così. È assurdo che basti un attimo per togliere un marito a sua moglie o un padre ai suoi figli” aveva commentato uno dei figli della vittima nell’immediatezza dei fatti.