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Calcioscommesse, chiesto rinvio a giudizio anche all’anziate Stefano Colantuono

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La Procura di Cremona ha chiesto il rinvio a giudizio per 104 indagati nell’inchiesta sul Calcioscommesse. Il procuratore di Cremona Roberto di Martino ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di frode sportiva per il tecnico dell’Udinese Stefano Colantuono nell’ambito dell’inchiesta sul Calcioscommesse. Al tecnico anziate è contestata la presunta combine di Crotone-Atalanta del 2012. Tra i destinatari della richiesta di rinvio a giudizio anche l’ex capitano della Lazio Stefano Mauri, che fu anche arrestato nell’ambito dell’inchiesta, e il ct della Nazionale Antonio Conte.

“Ci sorprende molto questa richiesta di rinvio a giudizio perché agli atti non esiste alcun elemento sul quale si possa fondare un’accusa nei confronti di Colantuono”. Lo dichiara l’avvocato Marco De Luca, legale del tecnico dell’Udinese, commentando la presenza di Stefano Colantuono tra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse per cui la Procura di Cremona ha avanzato richiesta di rinvio a giudizio. “L’unico elemento che la Procura ha saputo indicare è un SMS su cui compare solo la sigla ‘Mr’, senza alcuna specificazione e rispetto al quale all’esito delle indagini non risulta nessuna spiegazione. Lo stesso Cristiano Doni, autore della comunicazione, non ha saputo in proposito dire alcunché. Quel che è assolutamente certo è che il nome di Stefano Colantuono non appare mai né direttamente né indirettamente – precisa ancora l’avvocato De Luca – Vista la determinazione del PM, chiederemo al Gup, quanto prima, la possibilità di essere giudicati già in udienza preliminare attraverso il rito abbreviato, nella certezza più assoluta che a Stefano Colantuono non è attribuibile alcun elemento di responsabilità”.

Massimiliano Gobbi

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