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CANTIERI STRADALI: E’ BUFERA AD ARDEA

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Si è svolta la commissione lavori pubblici presieduta dal consigliere Alberto Montesi per accertare i motivi delle sospensione di lavori stradali e delle relative varianti in corso d’opera che influiscono negativamente sulle casse del comune. Dalla riunione è emerso che i direttori dei lavori sarebbero stati avvicinati da alcuni politici che avrebbero “consigliato” di apportare questa o quella variazione assicurando il loro intervento per il buon fine della richiesta.
Purtroppo non è stato così, e alcuni lavori come per quello di viale Gorizia e via Bolzano, i lavori si sono fermati per altri motivi. Presente il consigliere Antonino Abate il quale ha rimarcato come durante i lavori di asfaltatura di via Bolzano i lavori erano fermi da circa due mesi. Mentre per la rotatoria di viale Gorizia, lo stesso progettista ha dichiarato di aver modificato per ben otto volte il progetto proprio per le “gentili” richieste di politici.
Del resto come non credergli? I fatti si sono verificati sotto la campagna elettorale e ben conosciamo quanti candidati hanno asserito di aver fatto realizzare questa o quella strada. Lo stesso direttore dei lavori di viale Gorizia, malgrado il progetto prevedesse alcune opere non le ha potute far realizzare perché doveva “allungare” i lavori anche su altre strade non previste in progetto.
Dirompenti sono state le dichiarazioni del consigliere Umberto Tantari che ha gridato allo scandalo dovuto alla mancanza di controllo. Ancor più pungenti e fredde le dichiarazioni dell’assessore ai lavori pubblici Lionello Attenni: “I progetti devono essere vagliati scrupolosamente dagli uffici comunali prima di metterli in gara e l’ufficio lavori pubblici deve monitorare attentamente”.
Il presidente Montesi ha chiuso la commissione richiedendo tutti gli atti dei controlli e verifiche che verranno effettuate con il Rup sui due appalti viale Gorizia e via Bolzano. Per dovere di cronaca va detto che i tecnici dei due lavori attenzionati dalla commissione lavori pubblici non sono del territorio, ma provengono da Pomezia, Roma e Nettuno.
Luigi Centore

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