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Caos rifiuti e mezzi pubblici a Roma: i cittadini sono furiosi con Gualtieri

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Emergenza rifiuti a Roma: il rallentamento nella raccolta è foriero di un pericoloso effetto domino i cui effetti sono tangibili

Il cambio di passo della gestione Gualtieri, a Roma, non si è visto. Non è una fantasia, tantomeno una cattiveria, dire come nella Capitale i servizi primari vivono un’estrema criticità. Non solo le carte d’identità erogate dopo mesi dalla richiesta, ma anche gli abituali problemi con il servizio dei rifiuti e soprattutto del trasporto pubblico nelle mani di ATAC. Una situazione che, sentendo i cittadini romani, sta portando all’esasperazione tutti.

La voce dei cittadini sui disagi di Roma

Come raccontavamo pochi giorni fa, la piazza più sincera sui problemi della Città rimane il mercato rionale. Ieri siamo andati al mercato Laurentino, dove i residenti si sono messi a disposizione per delle brevi interviste. La signora Chiara ci racconta: “Ho votato Roberto Gualtieri e Partito Democratico alle ultime elezioni, ma per la seconda vota sento di aver sprecato la mia preferenza alle urne. Virginia Raggi mi deluse, ma questo Sindaco addirittura non si vede mai. Qui alla Cecchignola e il Laurentino, i problemi più grandi li abbiamo soprattutto con le strade allagate: quando piove, anche raggiungere il mercato diventa difficile”. 

I disagi sui mezzi pubblici della Capitale

Spostandoci alla stazione Piramide, dove s’incrociano i treni regionali, la MetroMare (ex Roma-Lido) e la Metro B, raccogliamo le testimonianze dei pendolari romani. Augusto, che ogni mattina prende la metro delle 6 e torna a casa dopo le 16, ci spiega: “Da luglio il biglietto sale a 2 euro, ma ugualmente chi lavora tutta la giornata non ha garantito il posto seduto sulla Metro B o sul treno verso Ostia. Sembra di viaggiare su ‘carri bestiame’, sia la mattina presto e specie dal pomeriggio, quando oltre ai lavoratori i mezzi sono presi d’assalto anche dagli studenti tra il X Municipio e l’area di Ostiense e Testaccio”. 

L’epopea dei viaggi sull’autobus

Altro capitolo dolente sono gli autobus della Capitale, ormai passati alla celebrità per i propri disservizi e soprattutto le condizioni precarie in cui versano. La signora Marianna ci spiega: “Da Costanzo Casana vado a fare le compere al Mercato di Orazio dello Sbirro tutte le mattine. Se non arrivo ad aspettare l’autobus solo 45 minuti tra andata e ritorno, non posso definirmi fortunata. Qui è uno strazio il trasporto pubblico, in una situazione che penalizza soprattutto noi anziani. Coi pacchi della verdura dobbiamo attendere alle banchine e spesso neanche troviamo i posti a sedere nei pullman. Se cadiamo, chi ci ripaga?”.  

Foto: Comitato di Quartiere Tuscolano

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