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Caravella portoghese in Italia: cos’è e cosa fare se si viene punti

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Caravella portoghese

La caravella portoghese è arrivata anche in Italia e ora nei mari del nostro Paese è scattato l’allarme per quella che sembra una medusa. Sembra, perché in realtà non lo è: si tratta di un organismo marino che ha dimensioni dai 9 al 30 cm di lunghezza, ma che può arrivare addirittura fino a 15 cm di altezza. Per non parlare, poi, dei tentacoli che rappresentano un pericolo per l’uomo. Il motivo? Sono tra i più lunghi al mondo e sono velenosi. 

Cosa succede dopo la puntura della caravella portoghese

Proprio come succede con le meduse, chi viene punto dalla caravella portoghese di solito ha un grande dolore e ustioni sulla pelle. Raramente, però, il veleno può causare uno shock anafilattico, febbre, nausea e mal di testa. 

Cosa fare subito dopo 

Tra i primi sintomi troviamo: rossore, rilievi cutanei, dolore e bruciore. Poi subentra il prurito. La prima cosa da fare è uscire dall’acqua, sciacquare la zona che è entrata in contatto con i tentacoli (bisogna farlo con l’acqua di mare) ed evitare di grattarsi. Si può utilizzare anche un gel astringente o creme al cortisone per alleviare il fastidio. Nei casi più gravi, quindi in presenza di uno shock anafilattico, bisogna immediatamente recarsi in ospedale. 

La puntura è letale?

Raramente, la puntura di una caravella portoghese è letale per l’uomo. In caso di puntura, però, bisogna:

  • evitare contatti sulla pelle con l’animale
  • applicare acqua salata
  • applicare acqua calda a 45°C sulla zona interessata per almeno 20 minuti

Dove è stata avvistata in Italia  

La caravella portoghese è presente soprattutto nell’oceano atlantico, ma ora sembrerebbe essere arrivata in Italia. È stata avvistata, infatti, al largo della Sicilia, della Sardegna e a Reggio Calabria. 

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