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CARO-ACQUA, CENTROSINISTRA E REGIONE LAZIO CONTRO IL COMUNE DI ARDEA

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Aumenti delle tariffe idriche, i partiti del centrosinistra di Ardea non ci stanno, ed
inviano una lettera aperta al sindaco Carlo Eufemi, nella quale ricordano che, nonostante siano passati 15 mesi da quando, 8 è stato richiesto formalmente, per la
prima volta, un incontro per parlare delle problematiche del servizio idrico integrato sul territorio e delle anomalie sulle tariffe applicate.

“In questi mesi –spiegano congiuntamente SEL, PSI, IDV, Verdi, PRC, PD ed API – abbiamo sollecitato incontri e presentato istanza formale per l’accesso agli atti
relativi alla Delibera N. 40 del 19/03/2008 che stabiliva le tariffe per il triennio 2008/2010. Nonostante le messe in mora ed il sollecito inviato al Sindaco dal Difensore Civico Regionale a consentirci l’accesso, con risposta ufficiale della Segreteria Generale del Comune prot. 16926 del 08/04/2011 (coincidenza ad un anno esatto dalla prima nostra richiesta), ci viene negato l’accesso  apportando a motivazione il fatto che non vi è stata “alcuna precedente deliberazione del Consiglio comunale”. Analizzando la copia della delibera N. 40 del 19/03/2008 e della documentazione presentata dalla Idrica Spa a supporto delle richieste di variazione tariffaria i partiti del centrosinistra si chiedono se la stessa sia legittima. “A nostro avviso sarebbe dovuta passare dal Consiglio Comunale in quanto più
che un adeguamento è un cambio di indirizzo delle modalità di tariffazione – spiegano – in quanto è difficile considerare un aumento del 23,3% è un semplice adeguamento: adesso abbiamo le tariffe più alte tra i Comuni limitrofi e probabilmente di tutta la Regione. La nuova tariffazione è iniqua, si sono favoriti i bassi consumi, nuclei familiari piccoli e non residenti, e si sono bastonati con un
aumento spropositato i consumi alti, riferibili a famiglie numerose e probabilmente bisognose. La motivazione indicata, quella di punire lo spreco, palesemente non regge; con il modello di tariffazione, che prevede comunque 114mc fatturati a basso costo, i non residenti e i piccoli nuclei possono sprecare mentre una famiglia numerosa anche con un consumo parsimonioso viene penalizzata”. Il centrosinistra fa poi delle domande dirette. “Le nuove tariffe non sono ancora state definite: se si applica la tariffa media attuale al consumo previsto da Idrica per  quest’anno, pari a 4.245.000mc, otteniamo un incasso di €5.612.000,00, se invece
si applica invece la tariffa prevista di  €1,146mc, otteniamo un incasso di  € 4.865.000,00. C’è una differenza di € 747.000,00: è regolare un simile scarto? Continuiamo a pagare anche per il 2011 circa € 300.000,00 annui per il contenzioso con ACEA-Ato2 che, anche se fosse stato legittimo riversarlo sugli utenti, è già stato completamente recuperato: è normale? Come riportato dalla stessa Idrica nella lettera al Difensore Civico, i lavori a via delle Salzare e via della Acque Basse, previsti per il 2008 e pari a €195.000,00, non sono stati eseguiti ma gli utenti li hanno pagati: perché? I lavori previsti per il 2011-2012, condotte per Colle Romito e Caronti per un valore di circa €1.370.000,00, sono iniziati ?

Tutte domande a cui chiede repliche anche il Consiglio Regionale del Lazio, dove lo
scorso 17 Giugno SEL ha firmato una mozione che impegna il Presidente della Regione e la Giunta ad intervenire, per quanto di competenza, per appurare la legittimità degli aumenti e la regolarità delle procedure applicate sia in relazione agli aumenti stessi che agli investimenti effettuati. Che sia la volta buona che i cittadini abbiano delle risposte?

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