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Caso Swissport all’Aeroporto di Fiumicino, a rischio 2.300 posti di lavoro: la vicenda finisce al TAR

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Aeroporto di Fiumicino

FIUMICINO – Un aspro contenzioso è in corso sui servizi di handling e assistenza a terra all’aeroporto di Fiumicino. Swissport, società che gestisce il 50% dei servizi aeroportuali dal luglio 2022, ha presentato un ricorso al Tar in seguito all’esclusione dal nuovo bando di Aeroporti di Roma (Adr), che ha assegnato le operazioni di handling a tre società: Aviapartner Italia, Aviation Service e Airport Handling.

Il contenzioso di Swissport a Fiumicino con Aeroporti di Roma

Le prime due società, come riporta La Repubblica, già collaboratrici di lunga data di Adr, sono state confermate, mentre la novità è rappresentata da Aviation Handling. Swissport, multinazionale svizzera attiva in 294 aeroporti in 44 paesi, è stata la grande esclusa dal bando. Attualmente, a Roma, conta su 2.300 dipendenti ex Alitalia, i quali continuano a lavorare in proroga, ma sono in attesa di conoscere il destino dei loro impieghi.

Il TAR dovrà risolvere l’intrigato problema amministrativo

Il Tribunale Amministrativo del Lazio si trova ora a dover risolvere una controversia intricata. Nel settembre 2023, Adr ha messo a bando i servizi aeroportuali di terra seguendo una decisione dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) del 2014, che stabilisce che a Fiumicino possono operare solo tre società per i servizi di rampa e in pista, assistenza bagagli, trattamento merci e posta, carico e scarico di cibo e bagagli sugli aerei. Questa limitazione è stata introdotta per evitare tentativi di dumping contrattuale e preservare i diritti dei lavoratori aeroportuali.ù

La decisione dell’Enac

Dopo che alcune società avevano precedentemente fatto ricorso contro questa decisione dell’ENAC nel 2014, il Tribunale Amministrativo del Lazio nel settembre 2023 ha confermato la validità della scelta dell’Ente nazionale per l’aviazione civile. Subito dopo, Adr ha concluso il suo bando ad ottobre, annunciando la sorprendente inclusione di Airport Handling, già attiva a Linate e partecipata da Dnata, del gruppo Emirates di Dubai. L’esclusione di Swissport, che aveva acquisito i servizi da Alitalia nel luglio dell’anno precedente, ha scatenato una disputa legale.

La risposta di Swissport

Swissport ha dichiarato la sua intenzione di continuare la battaglia legale. “Una volta ottenuto l’accesso alla documentazione tecnica presentata dai concorrenti nella procedura di gara, proseguiremo con un’analisi approfondita e ci riserviamo di sollevare ulteriori censure in caso di irregolarità”, afferma Marina Bottelli, amministratore delegato di Swissport Italia ai microfoni de La Repubblica. La società svizzera sostiene di essere impegnata a tutelare gli interessi dei 2.300 ex dipendenti Alitalia che hanno trovato stabilità professionale in Swissport nel 2022.

ADR: “Nessun taglio dei lavoratori”

Dal canto suo, Adr assicura sul futuro dei lavoratori. Al momento, mentre si attende la sentenza del Tar, le società di handling coinvolte sono Aviapartner, Aviation Services e Swissport, che continua a operare in proroga. Adr ha dichiarato che non si sono verificate discontinuità operative e che le esigenze dei vettori aerei rispetto alla fornitura di servizi di handling non subiranno cambiamenti. Anzi, secondo Adr, tali esigenze aumenteranno grazie alle buone prospettive di crescita del traffico aereo, sottolineando che al momento non sono previsti licenziamenti. La sentenza del Tar, che è attesa nelle prossime settimane, potrebbe avere un impatto significativo sul futuro dell’aeroporto di Fiumicino e sui 2.300 lavoratori di Swissport.

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