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Il Nuovo CdQ Campo Ascolano: ‘No all’apertura del centro accoglienza in via Mincio’

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Continuano le polemiche sull’edificio di via Mincio, a Campo Ascolano, che dovrebbe ospitare un centro di accoglienza. Nonostante sia stato chiarito che non sono i profughi i destinatari di questa iniziativa ma dei minori, i cittadini del quartiere hanno paura delle ripercussioni che possono esserci. Con una nota pubblicata su Facebook il Nuovo Comitato di Quartiere ha infatti dato notizia di aver inviato una raccomandata al Sindaco di Pomezia relativamente alla ormai ben nota questione del centro di accoglienza minori di via Mincio, che pubblichiamo integralmente.

“In questi giorni è stato creato molto allarmismo per l’apertura di un centro autorizzato di accoglienza che dovrà ospitare circa 12 ragazzi minorenni in condizione di disagio. Prendendo le distanze da coloro i quali hanno strumentalizzato la vicenda a fini politici e hanno gettato il panico fra i nostri residenti, e invece esprimendo il presente Nuovo Comitato di Quartiere Campo Ascolano totale solidarietà ai minori in situazione di abbandono e di urgente bisogno di ospitalità, si vuole con forza rimarcare che l’immobile oggetto della proposta NON È a nostro avviso minimamente ADATTO a ospitare i ragazzi che hanno l’indiscutibile diritto a che si forniscano loro le migliori condizioni di tutela della loro salute, della loro qualità di vita e della loro integrazione.
Contrariamente a questi imprescindibili principi, il Nuovo CdQ Campo Ascolano evidenzia che il quartiere risulta assolutamente carente di qualsiasi servizio alla cittadinanza e notevolmente distante da qualsiasi centro abitato fornito di servizi, ma soprattutto che sul tetto dell’immobile a partire dal 2009 sono state installate DUE ANTENNE per la propagazione nell’etere di onde di tipo elettromagnetico (la prima delle quali fu installata con un canone annuale pari a circa 19.000 euro).
CI CHIEDIAMO COME VERRA’ TUTELATA LA SALUTE DEI RAGAZZI in una condizione di esposizione ai campi elettromagnetici irradiati dalle antenne installate sul tetto dello stabile che nel 2009 non era dotato nemmeno del certificato di agibilità. A proposito, oggi quell’immobile è dotato di agibilità?
La proposta della Virtus Onlus non ci sembra vada nell’interesse e nella tutela di quei ragazzi che essi dicono di voler tutelare e la cosa ci preoccupa e ci lascia assolutamente perplessi.
Chiediamo al Comune di Pomezia di opporsi”.

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