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CECCONI, ALTRO INCONTRO FLOP PER I LAVORATORI

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Si è svolto ieri il secondo incontro sindacale in Federlazio per la vicenda del Salumificio Cecconi di Ardea.

“Della famiglia Scarfoglio Ferrara nemmeno l’ombra – hanno dichiarato al termine della riunione i Segretari Generali della Flai-Cgil Pomezia Castelli Gianfranco Moranti e della Uila-Uil Roma e Provincia Massimo Persiani – ma il solito consulente del lavoro presente alle precedenti riunioni. Così come non c’era traccia della copia del bilancio d’esercizio richiesto dal Sindacato. E’ incomprensibile che non venga prodotta la copia del bilancio, un indice analitico dell’andamento aziendale. Dovremmo capire quale è stato il risultato economico e la situazione patrimoniale e finanziaria dell’industria Cecconi, ma a tutto oggi nessuna analisi è stata possibile effettuare”.

“Vorrà dire – hanno proseguito i rappresentanti dei due sindacati – che l’andremo a ritirare presso la camera del commercio visto che trattasi di un atto pubblico depositato. Le richieste avanzate nel precedente incontro sono state puntualmente disattese: il consulente non ha dato alcuna indicazione a riguardo delle retribuzioni dei mesi di luglio, agosto e della quattordicesima. Anche la verifica del contratto di solidarietà siglato a gennaio non si hanno notizie. L’unico dato certo è che i dipendenti sono alla disperazione da mesi senza stipendio, e l’azienda completamente“serrata”, della famiglia Scarfoglio Ferrara nessuna presenza e la conferma dei 42 licenziamenti da parte del consulente. A tal punto proseguire con un altro incontro presso la Federlazio è stata ritenuto  inutile ed improduttivo, sicché si è firmato un mancato accordo”.

Ora l’azienda provvederà, così come previsto dall’art 4 della legge 223/91, a richiedere la convocazione per il prosieguo della procedura di mobilità presso l’assessorato al lavoro della Regione Lazio, già informato della vertenza in quanto i propri responsabili hanno partecipato all’incontro del 6 settembre scorso presso la prefettura di Roma.

“Rimane una procedura del tutto anomala – hanno aggiunto Moranti e Persinani – per questo abbiamo richiesto un’audizione alla IX Commissione Lavoro e politiche sociali presso la Regione Lazio. Saremo sentiti dalla Commissione nel pomeriggio del 24 settembre prossimo alla Pisana. E’ insostenibile, ad un anno dal passaggio di proprietà dell’azienda, la decisione di cessare l’attività di un’azienda che rappresenta un marchio storico della nostra Regione e che ha dato lavoro a decine di famiglie. Entro la prossima settimana si terrà un incontro presso la Prefettura al cui tavolo dovrà sedersi la rappresentanza della famiglia Eredi Cecconi ancora proprietari dell’immobile e dei terreni annessi. Nell’attesa di questi incontri i dipendenti continuano a presidiare pacificamente e a fare volantinaggio davanti il salumificio per tenere alta l’attenzione della cittadinanza e delle istituzioni politiche”.

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