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CHIEDEVANO IL “PIZZO”: ARRESTATI DUE 50ENNI ROMANI

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Era diventata una vittima del racket, il negoziante che – esasperato dalla situazione – ha finalmente deciso di chiedere aiuto alle forze dell’ordine. Da circa tre mesi un commerciante romano, titolare di un deposito nei pressi del Divino Amore, veniva bersagliato da minacce ed intimidazioni da parte di un uomo e una donna, i quali lo avevano costretto più volte a consegnar loro varie somme di denaro per evitare spiacevoli “incidenti” alla sua attività commerciale. Il commerciante, dopo aver versato in passato alcune migliaia di euro ai due malfattori, stanco delle continue vessazioni e pressioni, ha deciso di chiedere aiuto ai Carabinieri della Stazione Roma Divino Amore, ai quali ha raccontato tutta la sua storia. La vicenda è quindi arrivata alla Compagnia di Pomezia, da cui la Stazione del Divino Amore dipende, e da dove sono partite le indagini. Durante uno degli appostamenti eseguiti in abiti civili nei pressi dell’attività del denunciante, i militari della Compagnia di Pomezia e della Stazione Roma Divino Amore hanno atteso l’arrivo degli aguzzini, che nel frattempo si erano fatti nuovamente vivi pretendendo un’altra ingente somma di denaro. Alla consegna della busta con i soldi, questa volta, hanno assistito anche i Carabinieri, che sono intervenuti bloccando la coppia di malfattori. I due, entrambi 50enni originari di Roma, non hanno opposto resistenza e dopo le formalità di rito sono stati associati rispettivamente a Rebibbia e Regina Coeli. Dovranno rispondere del reato di “Estorsione in concorso”.

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