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CONCORSI E VELENI: MASCIOLI ACCUSA, DE FUSCO RISPONDE

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Concorsi, botta e risposta. Dopo le pesanti accuse fatte da Ivan Mascioli, candidato nel centrodestra alle passati elezioni amministrative, oggi risponde il Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco. Ma facciamo un passo indietro: venerdì scorso, mentre migliaia di persone erano in procinto di entrare al Palalottomatica per lo svolgimento delle prove preselettive del concorso che prevede l’’inserimento di 50 amministrativi nel Comune di Pomezia, Mascioli ha distribuito un volantino nel quale si lanciano pesanti accuse verso l’amministrazione pometina. “Gentile concorrente – si legge nel testo del volantino – noi crediamo che non si debba speculare sulle legittime aspettative di un posto di lavoro, in particolar modo nella pubblica amministrazione”. Mascioli  parla di “truffa bella e buona”, facendo riferimento alla forte discrepanza tra il numero dei posti messi a concorso e quelli realmente disponibili, dal momento che “solo il 20% del turn over dei dipendenti amministrativi ed i l 100% del turn over della polizia municipale. Considerato che nel 2010 sono andati in pensione 5 amministrativi ed 1 vigile urbano, il Comune potrà assumere nel 2011 solo 1 amministrativo ed un vigile urbano”.  Nel volantino le accuse sono rivolte al Primo Cittadino ed alla Dirigente al Personale, la dottoressa Carla Mariani, in quanto “non hanno aderito alla richiesta del Ministero ed imperterriti hanno tenuto in piedi i concorsi”. Il retro del volantino riporta poi il testo della denuncia inoltrata dallo stesso Mascioli alla Procura di Roma – nella quale si chiede di verificare se possono essere ravvisate le ipotesi dei reati di “abuso di autorità, truffa, voto di scambio” – e si invitano i concorrenti ad inoltrare la stessa denuncia al Procuratore a proprio nome.

Non poteva rimanere indifferente il Sindaco di Pomezia, Enrico De Fusco, che questa mattina ha risposto alle accuse. “Le procedure concorsuali indette dal Comune di Pomezia sono assolutamente legittime sia per quanto riguarda la disponibilità dei posti in organico, sia per quanto riguardale modalità di selezione – ha precisato De Fusco – Questo accanimento nei confronti dell’Amministrazione pometina dimostra un accanito disegno volto a sconfessare l’operato di legalità e trasparenza del Comune per quanto riguarda la selezione dei futuri dipendenti comunali. Falsa è l’accusa relativa alla truffa delle “finte assunzioni”: com’è noto le assunzioni nella Pubblica Amministrazione non dipendono dai singoli Enti che indicono operazioni concorsuali, bensì dal Ministero della Funzione Pubblica. Di competenza del Comune è invece la ricognizione dei posti disponibili nell’Ente e tale disponibilità nel Comune di Pomezia esiste per tutti i 148 posti messi a concorso e rimane comunque al di sotto della dotazione organica di diritto”.

De Fusco parla di ostracismo e spiega perché i concorsi non sono stati ritirati. “ Le azioni diffamatorie che vanno avanti da mesi e che hanno interessato prima le operazioni di mobilità, ora addirittura le sedi di concorso, mirano soltanto a ritardare e rallentare un procedimento legale e trasparente dell’Amministrazione. Sarebbe interessante chiedere al firmatario del volantino – oltretutto candidato alle passate elezioni comunali con la lista Celori Sindaco e quindi non un cittadino al di sopra delle parti –come mai il Comune di Roma, che ha a capo un Sindaco della sua parte politica,sta procedendo ad un concorso pubblico che non ha mai inteso revocare. A mio avviso bene stanno facendo il Comune di Roma e tutte le altre Amministrazioni comunali che hanno scelto di andare avanti con le procedure concorsuali attivate. Se alcune Amministrazioni non lo hanno fatto e hanno optato per la revoca dei concorsi è semplicemente perché l’avvio delle  procedure è avvenuto dopo l’approvazione della legge finanziaria del 2009, mentre l’Amministrazione comunale da me guidata ha approvato il provvedimento prima dell’entrata in vigore della finanziaria stessa. Resta inteso altresì che il Comune di Pomezia è carente di personale e che la graduatoria che verrà stilata a conclusione delle procedure concorsuali è valida per i tre anni successivi alla pubblicazione e ci permetterà in ogni momento di attingere da essa. Va sottolineato inoltre che il decreto legge sulla sicurezza, intanto, dà ampio spazio ai Comuni relativamente all’assunzione di agenti di Polizia municipale. A questo aggiungo che il Governo centrale, il quale ha una grande responsabilità relativa ai tagli verso gli Enti locali, dovrà rivedere,così  come già chiesto dall’ANCI, la sua posizione in materia di personale delle amministrazioni locali, sia in termini di precariato che di dotazione della pianta organica. Il Comune di Pomezia – ha concluso il Sindaco– per dimensione, in base al numero dei suoi abitanti, dovrebbe avere 460dipendenti a tempo indeterminato, ma attualmente ne sono circa 280. E’curioso che spesso ci si lamenti di pochi servizi ai cittadini e che quando poi si lavori per potenziarli si faccia di tutto per impedirlo: è evidente che la strategia messa in atto dai soliti guastatori della nostra città mira a danneggiare e non a favorire”.

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