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Cosa vuol dire l’espressione romana Daje? Origini e significato

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La parola "Daje"

Alla scoperta della famosa parola romana “Daje”, utilizzata ancora oggi da grandi e piccini: ecco il significato.

Parola "e daje"
Parola “e daje” (credits Redbubble) – IlCorrieredellacittà.com

Alla scoperta della lingua romanesca, in un intercalare dialettesco che purtroppo sempre di più sta scomparendo dalle varie zone della Capitale. Tra le parole più emblematiche del romanesco, non possiamo dimenticarne una, peraltro ancora fortemente in voga: l’emblematico “Daje“. Ma cosa significa di preciso questa parole, che sentiamo spesso nella bocca di piccoli e adulti. Ora ve lo raccontiamo.

Il Daje romano: cosa sappiamo

Quando parliamo di romanesco nel mondo, e in primis il contesto linguistico italiano, il “daje” risulta tra le parole più conosciute della nostra cultura. Una parola che troviamo in tutti i quartieri capitolini, in un’espressione che accomuna le zone della vecchia Trastevere e addirittura delle borgate capitoline. Insomma un passpartout linguistico, che se pronunciato in qualsiasi zona della Capitale viene capito. 

La valenza storica della parola

La frase altro non è che una storpiatura della parola “dai”, ma con l’inclinazione di chi vuole spronare una persona a te cara o meno. Nel concreto, nonostante questa sia a base della parola, il “daje” romano può essere utilizzato in una moltitudine di contesti e soprattutto prendere dei significati più elastici a seconda del contesto in cui viene pronunciato. 

Il “daje” di incoraggiamento

Se la parole trova un’origine precisa, nel senso di un contesto in cui venire utilizzata, la linguistica italiana e la dialettologia non hanno grandi dubbi: la sua nascita trova riscontro in una frase per incoraggiare o spronare una determinata persona. Una parola d’incoraggiamento breve ma efficace, resa forse anche più efficace con quella teatralità che fa parte del patrimonio culturale e linguistico del romano. 

Tra gli esempi che possiamo trovare in merito, non bisogna guardare troppo lontano. Pensiamo al tifo calcistico, dove almeno i tifosi romanisti sono soliti esclamare “Daje Roma” prima e dopo una partita.

Parola Daje
Parola Daje (credits Italiano della Finanza) – IlCorrieredellacittà.com

L’assenso nel “Daje”

Ovviamente le sfumature del “daje” non si fermano all’incoraggiamento verso una persona, una squadra del cuore o qualsiasi altra cosa. Questa parola, secondo la dialettologia, può essere utilizzata anche in altri contesti. Tra questi l’assenso verso una determinata affermazione

Anche qui l’esempio fraseologico nasce molto semplice. Siamo con amici e qualcuno ci dice: “Ti va di andare al mare?”. La risposta romana per antonomasia sarà: “Daje”. Questo inteso con “andiamo”, voglia di fare quel tipo di attività e soprattutto entusiasmo verso quella opzione. 

L’uso negativo del “Daje”

Avendo una moltitudine di significati, il “daje” può avere anche un’accezione negativa nel contesto del parlato. In questo senso, manifestando l’insofferenza, l’impazienza o il fastidio di chi lo pronuncia. L’esempio linguistico, anche qui, è semplice: “Daje n’pò, sbrigate!”. La frase romana di quando stiamo di fretta, per spronare una persona a muoversi o semplicemente essere più veloce nelle faccende che deve svolgere. 

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