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Covid, italiani in fuga dal tampone positivo per andare in vacanza. Nel Lazio 250 i ‘furbetti’ di agosto

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positivi scappano in vacanza

Asl evitata come i call center e positivi che, nonostante il referto positivo, se ne vanno in giro sperando di farla franca e godersi le vacanze. Sembra esser questo lo scenario che si sta delineando in Italia: una mandria di “furbetti” pronti a tutto pur di andare in ferie. 

Nella fattispecie la situazione è delle più critiche perché parliamo di veri positivi che però si rendono irreperibili. Parliamo perlopiù di persone che si recano in farmacia per effettuare un tampone rapido e quando attengono il referto positivo staccano letteralmente il telefono. 

Tampone positivo e vacanza: solo nel Lazio 250 ‘furbetti’ 

Stando ai dati raccolti dal Messaggero solo a Roma e provincia di ‘furbetti’ del genere se ne contano 250 da inizio agosto. Tutti con lo stesso obiettivo: ignorare l’obbligo di quarantena pur di partire per le vacanze, fingendo di “non sapere” l’esito. La situazione sembra essere la stessa però in tutta Italia, sebbene in alcune località si opta per la strada più immediata: chiamare la polizia. 

I trucchi, come dicevamo, sono sempre gli stessi. Se da un lato ci sono i turisti che, dopo essere andati in farmacia, fuggono via; dall’altro c’è chi mette numeri di telefono falsi sul referto o anche indirizzi falsi. Oppure c’è la strada più accreditata: quella di fare ghosting alla Asl. 

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