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CRIMINALITA’ AD ARDEA, I DEPUTATI SEL SCRIVONO AL PREFETTO

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Atti criminali ad Ardea, i parlamentari di SEL Ileana Piazzoni e Nazzareno Pilozzi si rivolgono direttamente alle prefetture di Roma e Latina. “L’azione di contrasto non dia tregua alle mafie”, hanno chiesto Piazzoni e Pilozzi attraverso una lettera indirizzata alla Prefettura di Latina e di Roma dopo che ancora una volta in Parlamento non si è svolta la Commissione Antimafia a causa della mancanza del numero legale. “Dopo quanto avvenuto oggi in Commissione Antimafia – hanno affermato i deputati Piazzoni e Pilozzi – dove la maggioranza per la seconda volta ha fatto mancare il numero legale della riunione, ribadiamo la nostra convinzione: contro la criminalità occorre uno sforzo congiunto delle istituzioni a tutti i livelli, delle forze sociali, dei cittadini, a cominciare dai nostri territori. Per questo, come deputati del Parlamento italiano, siamo pronti a fare la nostra parte, a compiere quegli atti necessari a supportare le Forze dell’Ordine, i sindaci e le istituzioni locali a svolgere i loro compiti di prevenzione e contrasto. Per questo abbiamo scritto una lettera alla Prefettura di Latina e di Roma, a seguito di tutti i fatti di cronaca che ormai quotidianamente confermano la pervasiva e crescente infiltrazione della criminalità organizzata nei territori del Litorale Romano e della Provincia di Latina”. I due deputati hanno quindi ricostruito quanto accaduto di recente. “Si verificano infatti con sempre maggior frequenza episodi di auto date alle fiamme: lo scorso 2 ottobre la vettura del luogotenente Walter Giustini, ex comandante della stazione Carabinieri di Tor San Lorenzo; il 9 ottobre quella del presidente del Consiglio comunale di Ardea, Massimiliano Giordani, incendiata a seguito di violazione di proprietà privata; il 10 luglio quella del giornalista Luigi Centore di Ardea. Ancora, andando a ritroso nel tempo, i colpi d’arma da fuoco contro l’abitazione del vice sindaco di Anzio Patrizio Placidi del 5 marzo del 2012 e gli assassinii ad Ardea del maggio 2011 sono solo alcuni altri esempi della gravità della situazione”. “Consapevoli del loro costante, quotidiano, complesso impegno, ai massimi rappresentanti dello Stato centrale sul territorio– hanno proseguito i deputati – chiediamo un segnale forte, un’ulteriore indicazione della volontà di perseguire la criminalità organizzata da parte dello Stato, attraverso gli strumenti istituzionali a disposizione: tavoli interistituzionali, vertici con le Forze dell’Ordine e qualunque altra iniziativa utile e necessaria, cui esprimiamo piena disponibilità a partecipare. Crediamo che segnali di questo genere siano sempre importanti perché danno il senso della presenza delle istituzioni e sottolineano la volontà di resistere concretamente alla criminalità organizzata”.

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