Home » News » Cronaca » CRIMINALITÀ AD ARDEA, “PRESA DI COSCIENZA” DEL CONSIGLIO

CRIMINALITÀ AD ARDEA, “PRESA DI COSCIENZA” DEL CONSIGLIO

Pubblicato il

ardea2Dopo tante battaglie di stampa, finalmente l’intero consiglio comunale ha riconosciuto che la criminalità ad Ardea è purtroppo aumentata. Da anni noi giornalisti lo scriviamo, da anni veniamo tacciati per coloro i quali vogliono denigrare questa città cresciuta a dismisura negli ultimi anni. Crescita che purtroppo è sfuggita di mano, soprattutto ai politici che hanno permesso a speculatori senza scrupoli di edificare e cementare in ogni dove, costruendo “case” al massimo di 45 mq, costringendo gli acquirenti ad ampliamenti di necessità, senza che alcuno si preoccupasse di portare servizi. Danni urbanistici superiori a quelli fatti dall’edilizia spontanea, dove le abitazioni sono almeno di 100 mq. Oggi, dopo il le minacce pervenute al consigliere del Pd Antonino Abate,  anche il sindaco si accorge che ad Ardea “Negli ultimi anni la situazione della sicurezza della città è peggiorata”, tanto che lo stesso Primo Cittadino vuole “promuovere tutte le azioni possibili” per “ristabilire la tranquillità nella città coinvolgendo la Prefettura e le forze dell’ordine immaginando finanche la costituzione di parte civile a difesa della città e dei suoi cittadini”. Ci sono quindi volute la minacce di morte al consigliere Abate per far dichiarare all’intero consiglio comunale che ad Ardea la sicurezza è peggiorata. Cosa dovrebbero dire quei cittadini – non politici – come lo scrivente, che hanno avuto due auto proprie e due dei suoi parenti date alle fiamme, oltre a varie vigliacche aggressioni di cui una proprio sulla centralissima ed affollata piazza, in pieno giorno? E con tutti gli interrogati hanno fatto come le tre scimmiette? Di questo aumento di criminalità non ha parlato più volte una vittima come l’ex comandante della stazione carabinieri di Ardea? C’è da chiedersi: come è possibile in un paese dove ci sono due caserme dell’Arma e due sedi della polizia municipale nessuno abbia segnalato prima questi fatti?  Non è che i vari politici hanno fatto come gli struzzi, quando affermano che si tratta di “quattro teppistelli”? Abate è riuscito a far approvare all’unanimità la mozione  che “impegna il sindaco a promuovere tutte le azioni possibili al fine di ristabilire la tranquillità nella città coinvolgendo la Prefettura e le forze dell’ordine immaginando finanche la costituzione di parte civile a difesa della città e dei suoi cittadini”. Ci si è scandalizzati quando è stata avanzata la proposta di costituzione di parte civile del Comune riguardo fatti gravi, se pur tutti da provare, che riguardano alcuni politici locali e dipendenti comunali, ma ora  che a proporla è il capo cartello del Pd Abate, l’intero consiglio comunale l’ha votata all’unanimità. Un successo, quello di Abate, che non esimerà l’Amministrazione a costituirsi parte lesa qualora dovessero i carabinieri assicurare alla giustizia gli esecutori e forse i mandati degli incendi delle auto a giornalisti, ex tutori dell’ordine, incendi dell’ufficio tecnico comunale,  e addirittura incendi ad auto di politici come il presidente del consiglio Massimiliano Giordani, il consigliere Franco Marcucci  e l’attuale sindaco Luca Di Fiori. Una nota curiosa: i precedenti incendi di autovetture  a personaggi di centrodestra sono avvenuti senza alcuna “notifica” preliminare. Per riportare la legalità si deve iniziare dal consiglio comunale, magari dando finalmente ascolto a consiglieri come Umberto Tantari che ancora non hanno, dopo mesi, ricevuto alcuna risposta all’interrogazione-denuncia in possesso anche dei carabinieri, del comando della municipale e della Procura della Repubblica di Velletri.

Luigi Centore

Impostazioni privacy