Fuori una crosticina croccante, dentro un cuore morbido di crema pasticcera, pistacchio, cioccolato o altre prelibatezze. Sui social spopola da settimane il “crubik”, un croissant francese rivisitato perché dalla forma cubica, che alterna l’esterno da mordere all’impasto da assaporare. Una prelibatezza che sta stregando già tanti golosi ma che arriva da molto lontano, per sbarcare anche nelle bakery e nei bistrot di tutta Italia. Ecco dove trovarlo a Roma.
Cos’è il croissant cubico?
Il “crubik” è un’invenzione svedese. Per la precisione nacque grazie all’estro del pasticciere Bedros Kabranian, che fuse i termini cube e croissant in “Crube”. Tra le motivazioni che hanno portato successo all’invenzione di alta pasticceria c’è sicuramente l’estetica del croissant, perfetto alla vista e molto instagrammabile, ma anche l’alternarsi tra due sensazioni: croccante fuori e morbido dentro.
Alla durezza esterna segue la dolcezza della crema interna del croissant. Questa la ricetta vincente che dai laboratori della pasticceria Magnus Johanssons Bageri och Konditori di Stoccolma ha spopolato poi in tutto il mondo, fino a Roma. Il dolce però trae ispirazione anche da altri esperimenti in ambito culinario, come il Cubo di Rubik di Cédric Grolet, una delicatezza alla frutta molto fotogenico, oppure alle ultime trovate in fatto di cucina in Cina, dove si è arrivati a inventare uno stampo per dolci a parallelepipedo.
Che differenza c’è tra il crubik e il croissant?
Tra il crubik e il croissant ci sono due differenze essenziali: la forma e la popolarità. Mentre gli ingredienti sono pressoché gli stessi e vedono l‘impiego del burro, nel caso del crubik cambia solo la forma, realizzata con delle forme precise e il metodo di cottura: per il croissant classico la cottura è libera in teglia, mentre per il cubo è in stampo. Poi, in questo momento il croissant cubico batte per viralità il tradizionale dolce francese a mani basse.
Di sicuro entrambi i dolci sono belli e buoni, che siano associati a un cappuccino, a un thé o a un chai latte, sono uno sfizio irrinunciabile, oltre che molto di moda di questi tempi.
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Alla Farmacia del Cambio di Torino il primo croissant cubico d’Italia
Com’è arrivato il croissant cubico dalla Svezia fino a noi? Sembra che la novità sia piaciuta molto alla Farmacia del Cambio di Torino, che ha deciso di proporla per prima in Italia. Questo bistrot raffinato ed elegante, a pochi metri dalla Mole Antonelliana, propone già il Crubik da maggio 2019, ma è solo negli ultimi mesi che è letteralmente esploso sui social. Sono diversi i video in cui file interminabili sono ritratte fuori dalla Farmacia del Cambio e il motivo è presto detto: il bistrot ne sforna solo 150 al giorno. Visto il successo, spesso però non bastano e sembra che molti consumatori, attratti dall’esclusiva, siano diposti persino a prenotarlo.
Dove trovare il croissant cubico a Roma
Siete curiosi di sapere dove poter addentare il vostro croissant cubico a Roma? Sappiate che è possibile concedersi questa prelibatezza da Grani, Farine e caffè, nel quartiere Monteverde, già da febbraio 2023. A guidare il locale da oltre un anno Giorgia Roscioli, classe ’86 e con alle spalle numerose esperienze nel mondo culinario e della pasticceria.
Se invece siete fuori Roma, sappiate che il croissant cubico è reperibile anche a Rieti, nella pasticceria dei fratelli Napoleone. C’è poi chi, mosso dalla fantasia, ha deciso di fondere il Crubik con la trazione romana: è il caso di Francesco Arnesano che nel panificio “Lievito” di Roma propone il maritozzo cubico. Un’invenzione che cerca di cavalcare il successo del croissant cubico ma senza rinunciare alla tradizione romana, in un’accezione sempre di eccellenza. Lievito è stato infatti premiato con “Tre Pani”, massimo riconoscimento nella guida Pane e Panettieri d’Italia del Gambero Rosso.
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credit foto: grani_farine_e_caffe
