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DEMOLIZIONE ALLE SALZARE, LA RABBIA DEGLI INQUILINI

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Demolizioni alle Salzare, l’altra faccia della medaglia. Se da una parte c’è chi tira un sospiro di sollievo e si augura che vengano abbattuti anche i comparti ancora esistenti, per evitare le situazioni di criminalità e illegalità che da sempre caratterizzano il complesso residenziale, dall’altra c’è chi difende i diritti di chi fino a ieri aveva un tetto sulla testa ed adesso non lo ha più.

“Dietro alla tanto decantata operazione di “risanamento” messa in atto da Eufemi col sostegno economico della Regione – comunica il PRC di Ardea – non possiamo non porre una questione che la cronaca finge di non considerare. Intanto che la situazione fosse al limite della realtà non era cosa sconosciuta. Chiunque tra i cittadini di Ardea, almeno per sentito dire, poteva affermare che il degrado sociale e l’illegalità, regnassero sovrani, come in un paese a parte.  La prima responsabilità sta proprio nel non essere riusciti ad arginare la deriva di questi anni; in seconda istanza, chiediamo come mai ieri, durante la demolizione, sotto gli occhi spaventati soprattutto dei bambini, nessuna forma di soluzione alloggio era stata preventivata. Si è ricorsi a un censimento urgente per quantificare gli abitanti, tra i quali cittadini italiani, regolarmente residenti, che

pagano le tasse, e che avevano avuto assicurazioni di tutela?  I cittadini comunitari ed extracomunitari, il vero problema dell’insediamento in loco, hanno comunque diritto a una collocazione, se non altro perché non si può evitare di considerare che questa massa di persone, resterà vacante nel nostro territorio e probabilmente, continuerà a vivere ai margini di una società che non vuole integrarli. Sicuramente andrà a gravare sul sistema dei servizi sociali del nostro paese, in vista inoltre della demolizione delle altre palazzine del serpentone, che evidentemente aumenterà il numero degli sfollati. Quindi chi plaude l’operazione violenta e improvvisa del sindaco, chieda spiegazioni sul come pensa di tamponare la situazione, avendo provocato centinaia di senza tetto, senza uno straccio di prevenzione del disagio sociale che ne consegue, disagio sociale, che ripetiamo avrà pesanti conseguenza a carico di tutta la comunità”.

A rincarare la dose sono proprio gli inquilini, che parlano attraverso Cristiana Castellani, responsabile sportello Unione Inquilini Ardea.

“Dopo aver passato la giornata in quell’inferno – ha dichiarato la Castellani – ieri nessuno sapeva dirci dove queste persone avrebbero passato la nottata! In seguito all’ultima missiva del sindacato Unione Inquilini Ardea, in cui si chiedeva al Sindaco spiegazioni in merito alla collocazione degli “occupanti” in vista della demolizione della palazzina A del complesso Le Salzare, nessuna risposta è arrivata. .Ieri alle 7.00, è incominciato lo sgombero coattivo promesso da Eufemi. Dopo l’approssimativo censimento fatto dalle assistenti sociali, che avrebbero dovuto indicare quante persone sarebbero rimaste senza casa e conseguentemente sistemare le stesse in alloggio provvisorio per qualche giorno, non abbiamo avuto nessuna notizia, ma siamo a conoscenza che alcune tra le persone censite hanno passato la notte sotto le macerie della palazzina: per questo “sentitamente” l’unione inquilini e il comitato “Le Salzare” ringraziano Eufemi”.

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