Home » News » Cronaca » DIFFICOLTA’ ECONOMICHE, IMPRENDITORE SI SUICIDA A POMEZIA

DIFFICOLTA’ ECONOMICHE, IMPRENDITORE SI SUICIDA A POMEZIA

Pubblicato il

Un altro suicidio a Pomezia. A distanza di meno di 24 ore dalla morte della 33enne M.S., che ieri si è tolta la vita gettandosi dal 6° piano, oggi pomeriggio un imprenditore si è ucciso impiccandosi. Le difficoltà economiche ed il senso di colpa per essere stato costretto a licenziare tutti i suoi dipendenti sono i motivi all’origine del disperato gesto di M. C.G., cinquantasettenne titolare di una tipografia, la “Ikona Srl” di via Bolivia, nella zona industriale di Pomezia a ridosso di via Pontina, nella zona di Tre Cannelle. L’uomo, attualmente residente a Lanuvio, si è avvolto una corda intorno al collo all’interno del suo capannone, sede della tipografia, e si è lasciato andare nel vuoto. Da circa un anno l’imprenditore non riusciva più a far quadrare i conti a causa dei mancati pagamenti da parte dei suoi clienti. Man mano che i crediti non riscossi si accumulavano, il titolare della tipografia era costretto a tagliare le spese, arrivando a dover licenziare i suoi dipendenti. Nell’ultimo anno l’attività dell’azienda si era ridotta a zero e, da dicembre del 2011, la tipografia era praticamente chiusa. Stanco di dover chiedere quanto gli spettava, spaventato dalla mancanza di lavoro che gli impediva di far fronte alle spese e dalle prospettive negative per il futuro, ieri mattina l’uomo è uscito da casa e non vi ha fatto più ritorno. La moglie, spaventata, ha iniziato a cercarlo. Nel primo pomeriggio è andata nel capannone che fungeva da tipografia ed ha fatto la macabra scoperta: il cinquantasettenne si era impiccato con una corda. La donna ha immediatamente chiamato i soccorsi e sul posto, intorno alle 16:00, sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Pomezia ed i sanitari del 118, ma non c’è stato nulla da fare. Nel capannone sono stati trovati diversi biglietti che spiegavano la tragica decisione: “Sono stanco di chiedere ogni giorno quello che mi spetta”, avrebbe scritto più volte. Il corpo dell’uomo è stato portato all’Ospedale di Albano e messo a disposizione del Magistrato per gli esami del caso.

Impostazioni privacy