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DONNA TROVATA MORTA AD ARDEA, SI IPOTIZZA UN OMICIDIO

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Giallo ad Ardea, dove questa mattina è stato trovato il cadavere di una donna di 89 anni, Maria Di Amato, all’interno del suo villino di via Teramo 9, alla Nuova Florida. Il ritrovamento è avvenuto a seguito di una segnalazione da parte dei vicini, che hanno sentito abbaiare disperatamente i due cani di piccola taglia di proprietà della donna, per poi accorgersi che la porta era aperta. I vicini hanno provato a chiamare l’anziana, sia a voce che attraverso il citofono, ma non hanno ricevuto risposta. Si sono quindi introdotti nel giardino e, da una finestra, hanno visto la donna riversa sul pavimento. Sul posto sono immediatamente accorsi i Carabinieri della locale Tenenza, guidati dal Luogotenente Antonio Landi, i militari della Compagnia di Anzio ed Comandante del Gruppo di Frascati, il Colonnello Castello, oltre alla squadra della scientifica. La donna, una vedova che viveva da sola, è stata trovata morta, ma il suo corpo non riportava alcun segno di violenza visibile, mentre l’appartamento risultava a soqquadro. Immediate sono scattate le indagini dei Carabinieri, che dopo un’accurata perquisizione hanno trovato, bene nascosto in un sottoscala del villino, un giovane straniero, al momento sotto interrogatorio. L’uomo, ucraino, è stato trovato in possesso di alcuni oggetti presumibilmente di proprietà della vittima, che sono stati portati nei laboratori della scientifica per il rilevamento delle impronte. Gli inquirenti stanno ora cercando di chiarire le dinamiche del decesso dell’anziana, per capire se dovuto ad un malore conseguente alla scoperta di un ladro nella sua abitazione o se la donna sia cauta in seguito ad una colluttazione con il malvivente. Cauti ancora i Carabinieri, che si riservano di dare maggiori particolari al termine dell’interrogatorio, finalizzato anche a scoprire se ci sono complici dell’uomo trovato nel villino di via Teramo.

Meno di un anno fa, sempre ad Ardea, un’altra anziana, Iolanda Aquarone, di 97 anni, era morta in seguito ad una tentata rapina nella sua abitazione, a Tor San Lorenzo, dove due balordi erano riusciti ad introfularsi nel giardino della villetta di via Tevere. I due, alle resistenze dell’anziana, avevano iniziato a malmenarla con calci e pugni, intimandole di consegnare tutti i suoi soldi. La donna era riuscita ad arrivare nello stanzino dove era posizionato l’allarme ed a premerlo, facendo fuggire i due malviventi. La scena era stata ascoltata a distanza dal figlio dell’anziana, che vive a Torino, con il quale era al telefono al momento dell’aggressione. Soccorsa da un’ambulanza, la donna era stata ricoverata il setto nasale rotto, la mandibola fratturata e due costole spezzate: dopo dieci giorni di speranza la donna era però deceduta.

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