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EX FEAL, NIENTE AMIANTO, MA LANA DI VETRO

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Non si tratta di amianto. Le coperture dei capannoni  dell’area “ex-FEAL”, ora di proprietà della Gilgamesh S.r.l., situata sulla via del Mare a Pomezia, non contengono eternit, la sostanza tossica dannosissima per la salute se dispersa nell’aria e respirata, come temuto dal coordinatore del PDL di Pomezia Rodolfo Serafini, che il 28 maggio scorso aveva reso pubbliche alcune foto che mostravano del materiale “sospetto” proprio all’interno dell’area retrostante al Mc Donald’s, a pochi passi dalla Clinica S. Anna. La proprietà dell’area interessata – dopo i timori espressi dall’esponente del Popolo delle Libertà Rodolfo Serafini in seguito ad una segnalazione a lui esposta da un cittadino – ha reso infatti noti i risultati delle analisi chimiche e microbiologiche commissionate ad organismi certificati effettuate circa cinque anni fa, nel 2007, quando fu commissionata una mappatura del sito per verificare la natura dei materiali posti sulle coperture dei capannoni. Le due indagini effettuate, ha fatto sapere la società, hanno permesso di individuare tutti i materiali esistenti sul posto attraverso appositi prelevamenti di campioni e nessuno di essi è risultato essere nocivo per la salute. Le analisi hanno evidenziato che la copertura dei capannoni è costituita da lana di vetro, sostanza classificata come rifiuto non pericoloso (codice europeo del rifiuto 170604). Nel documento rilasciato alla Gilgamesh dal laboratorio che ha effettuato i controlli e le analisi viene messa in rilievo anche la totale assenza di particelle di amianto sia nella composizione della copertura che in fibre libere. Nessun pericolo, fanno quindi sapere dalla società proprietaria, per chi si trova nei dintorni dell’ex-Feal. Ma per quanto riguarda gli altri rifiuti segnalati da qualche cittadino? Anche su quelli arrivano le rassicurazioni della Gilgamesh S.r.l.: si tratterebbe di oggetti in legno e di vecchi elettrodomestici gettati abusivamente da ignoti. Sempre secondo quanto reso noto dalla proprietà non ci sarebbe mai stato neanche il presunto interessamento all’acquisto o alla locazione da parte di una società che si occupava di grande distribuzione per un’eventuale apertura di una struttura commerciale all’interno dell’area ex- FEAL.

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