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FINALMENTE L’ACQUA!

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Acqua, un sogno che finalmente si è trasformato in realtà per gli abitanti dei quartieri di Santa Palomba, Roma 2 e del Borghetto. Questa mattina, infatti, è stato raggiunto l’accordo tra il Comune di Pomezia e l’Acea, che ha assicurato la fornitura idrica per il funzionamento della torre piezometrica di Santa Palomba a partire dalla prossima settimana. 5 litri al secondo è la portata stabilita, che dovrebbe essere sufficiente per coprire i bisogni delle zone interessate. All’incontro di questa mattina, che si è svolto nella sede della Provincia di Roma, erano presenti, oltre ai rappresentanti dell’Acea, il sindaco di Pomezia Enrico De Fusco e l’assessore provinciale Michele Civita, che sin dall’inizio hanno seguito l’intricata vicenda. Per Roma 2, infatti, l’approvvigionamento idrico faceva parte di un progetto urbanistico programmato già dal 1989, anno in cui il quartiere ha messo le sue fondamenta. Ma in tutto questo tempo l’acqua non era mai arrivata. Adesso, invece, i cittadini possono essere soddisfatti: tra meno di due mesi potranno finalmente bere l’acqua del rubinetto. Questo perché, anche se l’Acea inizierà la fornitura già dall’inizio della prossima settimana, per i primi 45 giorni non potrà essere utilizzata: si tratta del tempo previsto per l’igienizzazione del serbatoio. “Va bene lo stesso – ha commentato Diego Casubolo del comitato di quartiere Roma 2 – l’importante era arrivare all’accordo. Siamo felici di questa ufficializzazione, anche se, a causa delle esperienze passate, finché non vedremo l’acqua sgorgare dai nostri rubinetti ci sarà sempre un pizzico di scetticismo. Ringraziamo quindi il sindaco De Fusco e l’assessore Civita per il loro interessamento, senza il quale molto probabilmente per noi l’acqua sarebbe rimasta un sogno inaccessibile”.  A breve saranno inoltre ultimati i lavori di collegamento della condotta all’acquedotto dell’Acqua Marcia, che consentirà un flusso maggiore di acqua, da utilizzare non solo per i quartieri di Pomezia Nord ma per l’intero territorio.

“Si tratta di una vittoria di questa Amministrazione – ha spiegato il sindaco De Fusco – che si è impegnata su più fronti per poter onorare gli impegni economici ereditati dal passato. Attualmente il Comune di Pomezia ha un debito pregresso con l’Acea (partito nel 1999, ndr) di circa 4 milioni di euro. Entro il 16 Luglio, con quanto ci verrà girato dall’Edison grazie ai pagamenti degli utenti finali, potremo dare versare all’Acea 1 milone di euro suddivisi in due tranche da 500 mila euro. Per la cifra restante siamo ricorsi al protocollo d’intesa – stipulato lo scorso 30 giugno – tra l’ANCI e Poste Italiane, a cui abbiamo ceduto i nostri crediti accertati corrispondendo un tasso d’interesse minimo, che non supera il 2% annuo. In questo modo abbiamo la possibilità di far fronte al pagamento dei debiti più urgenti”. Il Primo Cittadino spiega che, grazie alla rescissione del contratto con l’Aser, il Comune può contare su circa 10 milioni di euro in più l’anno provenienti dai tributi, che equivalgono al vecchio aggio (30%) di spettanza della società di riscossione.  “La gestione diretta ci consente di portare le entrate a livelli più alti rispetto alle uscite: con la differenza possiamo pianificare il risanamento del debito che, ripeto, abbiamo ricevuto in eredità dalle passate amministrazioni”. Tornando all’aspetto tecnico della vicenda, De Fusco spiega che per poter garantire una fornitura ottimale a tutto il territorio servirebbe un flusso pari a 127 litri di acqua al secondo, mentre attualmente ce ne sono 112. “Già tra qualche giorno potremo contare sui 5 litri al secondo che ci fornirà l’Acea. A breve, quando sarà completato il collegamento con l’acquedotto dell’Acqua Marcia, avremo un’ulteriore fornitura di 6 litri al secondo. Ne mancherebbero 4, che potremo avere nel momento in cui l’acquedotto del Pertuso, che rifornisce i Castelli Romani, girerà a pieno regime”. Comuni come Albano, ad esempio, lascerebbero parte delle forniture attuali, dando modo a Pomezia di ampliare la portata del servizio, che sarebbe così sufficiente per l’intero territorio comunale, senza le limitazioni attuali. Ricordiamo infatti che in questo periodo, proprio per tenere sotto controllo i consumi, interi quartieri hanno il blocco del flusso idrico negli orari notturni.

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