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Finto ufficiale dell’esercito, adesca donne sui social: così estorceva loro denaro

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Adescava le bambine sui social e poi si informava sulle loro abitudini invitandole a casa. A processo 53enne

Si fingeva un ufficiale dell’esercito americano e adescava donne così da ottenere dei soldi in cambio delle sue attenzioni. Premure fittizie, facenti parte di un piano architettato ad hoc e dietro al quale c’era una truffa bella e buona. A finire nel mirino dell’impostore circa una trentina di donne, tra di loro anche una 70enne. Quest’ultima, intervistata dal Corriere della Sera, ha deciso di raccontare le vicissitudini che l’hanno vista protagonista. 

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La truffa del finto militare e la conoscenza via social 

La signora è stata vittima di una truffa in piena regola ed ha deciso di raccontarla così da evitare che altre persone potessero trovarsi in simili situazioni. La sua testimonianza appare, dunque, come un vero e proprio monito al fine di tenere alta l’attenzione, stando sempre attenti, per l’appunto, alle persone che si conoscono via social ed ancora, qualora ci si renda conto della presenza di qualche anomalia di denunciare. I fatti risalgono al 2020. La donna ha conosciuto l’adescatore via social. L’uomo le aveva inoltrato una richiesta di amicizia su Facebook e dopo qualche iniziale reticenza, la donna ha deciso di accettarla. Dopodiché, i due, iniziano a parlare e a scambiarsi messaggi per circa due settimane: ‘Mi diceva che era un militare di stanza in Siria, che era solo, vedovo, con due figli ma uno era morto e l’altro studiava in un college. Mi diceva che era innamorato di me, che mi voleva raggiungere in Italia e sposare’, racconta la vittima. Tuttavia, ad un certo punto il tono della loro conversazione è cambiato così come la piattaforma nella quale avvenivano le comunicazioni, che è passata ad essere la mail mentre il profilo Facebook è sparito

Le richieste di denaro 

È stato a questo punto che sono arrivate le richieste di soldi. La donna, dal canto suo, essendo molto presa dal sedicente militare non ha esitato ad accondiscendere alle sue richieste che sono proseguite fino al giorno in cui l’uomo le ha chiesto la bellezza di 20 mila euro attraverso una mail anche da un suo, fantomatico figlio che la chiamava ‘mamma’ nonché dal suo avvocato. 

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La denuncia

Una situazione che era diventata insostenibile e che è stata un’amica della donna a ‘rompere’. Infatti, grazie all’aiuto dell’amica che le ha aperto gli occhi su quanto le stava succedendo, le due hanno denunciato assieme la truffa alla polizia postale. Ora, quanto accaduto alla signora vuole essere un monito affinché coloro che vivono simili situazioni possano accorgersi dell’inganno e denunciare i fatti alle autorità competenti. 

 

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