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IL NO ALLE “BANCARELLE” ALL’ORIGINE DELL’AGGRESSIONE A FUCCI IN PIAZZA

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20130625_180939E’ probabilmente il diniego da parte dell’Amministrazione comunale di dare l’autorizzazione all’apertura di un “villaggio fieristico” nel parcheggio di Piazzale Kennedy a Torvaianica il motivo che avrebbe causato l’aggressione che ha visto coinvolto il sindaco di Pomezia ed alcuni membri della Giunta, oggi intorno alle 14:00. Dal racconto di alcuni testimoni oculari, dopo l’incontro che si è svolto ieri tra l’Amministrazione e le varie associazioni del territorio, una di queste ha chiesto un nuovo appuntamento per discutere del rifiuto del permesso per le “bancarelle” a Torvaianica. Incontro che si è svolto in Comune con un rappresentante dell’associazione – l’ex sindaco Walter Fedele – ma che non ha portato novità rispetto al giorno precedente. Per motivi ancora da chiarire, quando gli amministratori hanno lasciato l’edificio di piazza Indipendenza sono stati avvicinati da alcune persone piuttosto arrabbiate, che avevano atteso che Fucci e gli altri uscissero. Alcuni testimoni raccontano che una donna, urlando, si sia avventata contro il gruppo di amministratori. La scena sarebbe stata ripresa da un cellulare, cosa che avrebbe fatto infuriare ancora di più sia la donna che le persone che erano con lei. Da qui pare sia partita la vera e propria aggressione nei confronti del sindaco, del vice sindaco Elisabetta Serra e di un vigile urbano, oltre che di altri membri dell’Amministrazione. Scarno il comunicato da parte del Comune di Pomezia: “Oggi pomeriggio il Sindaco, parte della Giunta e un consigliere comunale sono stati aggrediti anche fisicamente in Piazza Indipendenza a Pomezia, poco dopo un incontro della Giunta con una rappresentanza degli ambulanti presso la Casa Comunale, atta a fornire chiarimenti in merito ad una recente delibera riguardo le attività estive in città. Domani alle ore 15 presso la Casa Comunale di Piazza Indipendenza si terrà una conferenza stampa in merito ai fatti accaduti”. Il Primo Cittadino è rimasto per diverse ore nella caserma dei Carabinieri di Pomezia per raccontare la sua versione dei fatti e la ricostruzione degli stessi avverrà anche grazie alle telecamere posizionate proprio davanti al portone del Comune. Completamente diversa la versione della donna che avrebbe fatto partire tutto: secondo lei, l’aggressione è avvenuta ai suoi danni, tanto da aver riportato segni di una colluttazione. La donna ha chiamato l’ambulanza del 118 e si è fatta refertare, ma pare che gli inquirenti non abbiano creduto alla sua versione. Da indiscrezioni sembra invece che siano state fermate due persone, tra cui la stessa donna, arrestate ed ora ai domiciliari, per le quali verrà celebrato il processo per direttissima al massimo dopodomani.

Nel video le interviste fatte ieri, dopo l’incontro tra l’Amministrazione e le associazioni in merito agli eventi estivi.

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