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FURTI E RICETTAZIONE, ARRESTATE 4 DONNE

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Quote rosa anche nella criminalità locale: nelle ultime ore i Carabinieri della Compagnia di Pomezia e quelli della Compagnia di Anzio, in due diverse operazioni, hanno arrestato quattro donne. \n\nI militari di pometini, al servizio del Maggiore Rodrigo Micucci, nel corso di un servizio di prevenzione generale e controllo del territorio di competenza, hanno tratto in arresto due donne, entrambe nomadi, 20 enni, già note alle forze dell’ordine e ricercate a tempo su tutto il territorio nazionale, in quanto destinatarie di Ordinanze di Carcerazione emesse dall’Autorità Giudiziaria per il reato di “Furto aggravato”. Gli uomini dell’Arma sono riuscite a catturarle ad un posto di blocco, dove l’atteggiamento sospetto delle due ragazze ha fatto decidere ai Carabinieri di approfondire il controllo di identificazione e, attraverso le impronte digitali acquisite mediante i rilievi segnaletici, sono riusciti a risalire all’identità certa delle due. Dopo le formalità di rito, le due nomadi sono state tradotte presso la Casa Circondariale di Roma Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Durante la stessa operazione, i Carabinieri di Pomezia hanno inoltre identificato una settantina di persone, controllati cinquanta veicoli e denunciati due conducenti per “Guida in stato di ebbrezza”.\n\nGli uomini della Compagnia di Anzio, guidati dal maggiore Emanuele Gaeta, hanno invece arrestato in flagranza del reato di estorsione altre due donne, un’italiana di 57 anni ed una romena di 49 anni. Vittima delle due una donna di Ardea, alla quale, mentre si trovava all’ospedale Fatebenefratelli di Roma, viene rubata la propria borsa. Il giorno dopo la donna di Ardea viene tempestata di telefonate minacciose, seguite dalla richiesta di 200 euro per riavere la borsa. Ma la vittima non si mette paura e si rivolge ai Carabinieri di Ardea per denunciare l’accaduto. Nel frattempo le telefonate continuano e la donna, su indicazione dei militari, fissa un appuntamento per il pagamento del “riscatto”. L’incontro si svolge a Roma, nei pressi del laghetto dell’Eur. Le banconote sono state in precedenza fotocopiate. Ad assistere allo scambio ci sono anche i Carabinieri, arrivati sul luogo dell’appuntamentento qualche ora prima, travestiti da operatori ecologici e da barboni per non insospettire le due ricettatrici. Dopo lo scambio la vittima, seguendo i consigli dei Carabinieri, si è alluntananata, mentre le donne nascondevano il denaro nella tasca del cappotto di una delle due. Ed è a quel punto che i Militari dell’Arma le bloccano, contando sul fattore sorpresa. Lieto fine, dunque, per la vittima, che riottiene la propria borsa con i documenti e gli oggetti personali, mentre per le due autrici dell’estorsione si sono aperte le porte del Carcere di Rebibbia.

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