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GARE, APPALTI, AFFIDAMENTI DIRETTI E… CONDIZIONATORI!

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La “strana usanza” dell’amministrazione rutula di far eseguire lavori e forniture non attraverso l’assegnazione di appalti, e quindi a seguito di gare ad evidenza pubblica, ma avvalendosi dell’art. 125 comma 8 del D.Lgs 136/06 per la procedura di affidamento diretto, aveva spinto i consiglieri di maggioranza – ad eccezione di Luca Di Fiori e Gino Marcoccia – a firmare un documento, consegnato al sindaco, alla giunta ed ai dirigenti dei vari settori, nel quale si chiede di bloccare questa procedura. Ma, nonostante questo, ancora una volta lo scorso anno era stata redatta una determina dirigenziale, la n. 83 del 25.05.2010, dall’oggetto: “Affidamento di lavori per la fornitura ed il montaggio di n. 17 condizionatori presso tutti gli uffici dell’area economico-finanziaria in sostituzione del vecchio impianto non funzionante”. Quello su cui si punta ora l’attenzione è proprio la data di questa determina: maggio, mese in cui – data la mitezza del clima, essendo l’inverno trascorso e il caldo estivo ancora lontano – non sembra esserci tutta questa urgenza di cambiare i condizionatori d’aria. Insomma, c’era tutto il tempo per una gara ad evidenza pubblica, in modo da conoscere in anticipo l’importo dei lavori e le caratteristiche tecniche dei condizionatori, invece di sapere, solo a cose fatte, il nome della ditta alla quale è stata  affidata la sostituzione delle apparecchiature.\n\nLa ditta assegnataria, l’“Impresa costruzioni Alessi e figli Srl”, con sede in Roma, ad Ardea ha vinto tante gare d’appalto per diverse centinaia di mila euro, ma  non sembra essere specializzata esclusivamente in vendita e montaggio di certe apparecchiature, ma piuttosto in lavori edili. Come mai, quindi, affidare a loro il lavoro?\n\nSe vogliamo tornare indietro nel tempo, ci accorgiamo che, sempre in tema di montaggio di condizionatori, nel 2002 la Guardia di Finanza di Pomezia avviò un’indagine sull’installazione di cinque impianti condizionatori, acquistati tramite regolare gara (gli imputati sono stati di recente  tutti assolti). La gara, alla quale potevano partecipare soltanto ditte o installatori specifici, indicava con precisione la potenza e relative frigo-calorie, per un costo complessivo di 10.000,00 euro circa. Nonostante l’almeno apparente trasparenza della gestione dell’appalto, questo divenne un fatto eclatante tanto da portare al banco degli imputati l’allora dirigente dei tre settori tecnici, funzionari e titolari di impresa. Oggi invece, con determina di affidamento diretto, si assegna una gara ad una ditta di costruzioni, con un costo di 2.830,00 euro IVA inclusa a pezzo, per un importo complessivo di 48.000,00. Ma i condizionatori installati anni prima non potevano essere riparati? Se davvero erano da buttare – e a tal proposito sarebbe bello sapere dove sono stati smaltiti – forse non fu attento l’allora dirigente nella certificarne la conformità, qualità e potenza? Nessuno, a casa propria, sostituisce ogni sei o sette anni i condizionatori, salvo che non venga fatta la manutenzione. Certo non ci arroghiamo il diritto di sindacare su come si lavora all’interno dell’amministrazione: questo lo lasciamo al lettore (ed elettore).\n\nLC

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