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IL COMUNE NON PAGA IL CARBURANTE, AUTO DELLA MUNICIPALE A SECCO

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Auto della polizia municipale da tre giorni senza benzina. Il titolare del distributore di carburanti di Tor San Lorenzo si rifiuta infatti di riempire i serbatoi delle auto, in quanto non vengono pagate le fatture regolarmente emesse per il servizio. La mancanza di carburante impedisce agli agenti di effettuare i servizi istituzionali, che vengono svolti solo al minimo, cercando di fare meno strada possibile, tanto che alle chiamate di soccorso per incidenti stradali viene risposto con un “Ci dispiace, ma non abbiamo  le auto, chiamate i carabinieri”.

Una situazione che grava ancora una volta sui carabinieri, già impegnati a contrastare le tante forme di criminalità del territorio. Ancora una volta nel Comando della Municipale gli agenti sono avviliti e mortificati per il modo in cui vengono tenuti in considerazione. Gli stessi ringraziano il delegato per le richieste avanzate in loro favore, come quello di non fare mai mancare i soldi per l’acquisto del carburante, del vestiario e della manutenzione delle autovetture. “Certo le pistole ci servono specialmente sono indispensabili alle pattuglie che fanno viabilità o servizi in zone pericolose come i comprensori delle Salzare e le Torri, oppure a coloro che sono impegnati nel contrasto degli accampamento di nomadi, ma senza benzina – hanno commentato ironicamente alcuni agenti – non possiamo metterci a cavallo della pistola”. Una situazione, questa, che sta facendo preoccupare la popolazione, che teme l’impossibilità di un maggior controllo del territorio, che anche di giorno è affidato soltanto ai militari dell’Arma. “Piena solidarietà alla polizia municipale per il lodevole lavoro che svolge – ha dichiarato il consigliere del Pd, Stefano Ludovici – Mi dispiace che, malgrado l’impegno, sia costretta a subire certi affronti, soprattutto in un Comune guidato da persone che avevano fatto della legalità la loro bandiera. Ma come si può garantire la legalità se non si mettono le persone preposte al controllo in condizione di lavorare?”.

Luigi Centore

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