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Il piano biennale sul gioco della regione Lazio

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Il piano biennale chiamato “NoSlot” era stato approvato dalla Giunta Regionale il 19 dicembre 2017 su iniziativa del Presidente della Regione Nicola Zingaretti e lo scorso gennaio è stato pubblicato nel bollettino ufficiale: si basa su una disponibilità finanziaria di 14,4 milioni di euro, da spalmare nel corso dei due anni, di cui 9 milioni provenienti dal fondo sanitario e quasi 5 milioni dal fondo nazionale GAP. Il provvedimento si è reso necessario in quanto il Lazio è la seconda regione italiana per spesa di gioco (oltre 7 miliardi), per numero di sale da gioco (più di 500) e per macchinette da gioco (quasi 50.000 terminali tra slot e videolottery).

I fondi verranno utilizzati per il raggiungimento dei tre macro obiettivi previsti dal piano, concentrati soprattutto sulla prevenzione e sul rafforzamento del sistema, oltre che sull’assistenza, cura e riabilitazione delle persone affette da dipendenza. 2 milioni e 760mila euro, la parte più grossa dei finanziamenti, saranno destinati alla prevenzione, con interventi di tipo educativo ed informativo rivolto in particolar modo ai giovani ma anche ai cittadini in età più avanzata. Questo tipo di attività era già stato svolto negli istituti scolastici e nei luoghi di ritrovo, allo scopo di formare cittadini responsabili che possano giocare in modo consapevole senza rischi, con riscontri positivi.

Nel piano sono previsti anche interventi di formazione per gli operatori del settore sulla normativa vigente in materia di gioco e su come poter individuare prontamente soggetti a rischio di dipendenza. Ci sarà anche un controllo dell’offerta di apparecchi da slot sul territorio laziale, con l’introduzione di provvedimenti relativi alle distanze minime delle sale da giochi dai luoghi sensibili.

A Civitavecchia negli ultimi anni c’è stata una lieve riduzione delle scommesse, il che fa pensare, considerando che i dati si riferiscono solamente al gioco dal vivo, che ci sia una maggior propensione dei clienti nei confronti dei casinò online legali. Ultimamente i giochi online tramite app e pc stanno diventando, infatti, sempre più coinvolgenti, soprattutto per la fascia d’età inferiore ai 30 anni; proposte come Book of Ra o Galline online catturano al meglio l’attenzione degli utenti che, come accennato, devono essere responsabili e cauti nei confronti del gioco.

Un’altra novità è il marchio “SlotFree”, al quale verranno destinati 400.000 euro dei fondi, per i gestori che rinunciano alle apparecchiature per il gioco d’azzardo nel proprio esercizio commerciale allo scopo di “liberare quartieri, città e la vita di tante persone”, citando un recente tweet di Zingaretti.

La situazione in base alla quale è stato deciso di fare tutto ciò è stata definito dall’assessore regionale alle Politiche sociali, Sicurezza e Sport, Rita Visini “un’autentica emergenza sociale”, e la stessa ha definito la dipendenza da gioco d’azzardo “una forma di schiavitù per le persone e un terreno fertile per gli affari della criminalità organizzata”. Ha inoltre dichiarato che, dopo l’apertura di 80 sportelli regionali di informazione e prevenzione, la Regione Lazio punta a diventare un’istituzione all’avanguardia.

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