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IN ARRIVO UN DISTRIBUTORE DI BENZINA ED UN MC DONALD’S DI FIANCO AL CIMITERO? RICHIESTO L’INTERVENTO DEI COMMISSARI PREFETTIZI

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Una stazione di servizio con annesso Mc Donald’s vista cimitero. E’ quanto sembra prospettarsi a Pomezia, almeno secondo quanto riportato dal documento protocollato oggi al Comune ed indirizzato ai Commissari prefettizi (protocollo n. 1.2013 del 11/04/2013), che riportiamo per intero, nel quale si richiede la revoca della concessione edilizia.

“Oggetto: richiesta revoca concessione edilizia rilasciata nel perimetro di rispetto dei vincoli cimiteriali.

Lo scrivente Pietro Angellotto, cittadino elettore del Comune di Pomezia, richiamando quanto previsto dalle leggi nazionali e dallo statuto comunale all’articolo 23, considerato che voi siete stati nominati commissari con funzioni di Sindaco, Giunta e consiglio comunale chiede cortesemente di:

verificare con attenzione quali effetti negativi avrebbe sull’opinione dei nostri cittadini la realizzazione di un ulteriore distributore di carburanti ed attività commerciali (Mc Donald’s) in prossimità del nostro cimitero urbano , quale effetto negativo avrebbe sui cittadini Tedeschi che  vengono a far visita ai loro cari caduti nell’ultima guerra mondiale e sepolti nel cimitero militare.

L’art. 338 del r.d. 1265/1934 (t.u. delle leggi sanitarie) prevede il divieto di costruire intorno ai cimiteri edifici entro il raggio di 200 mt., disponendo che il contravventore debba demolire l’edificio o la parte di nuova costruzione, salvi i provvedimenti d’ufficio in caso di inadempienza. Si tratta, infatti, di divieto assoluto, come più volte ha avuto modo di affermare la giurisprudenza amministrativa che ha evidenziato come il vincolo di inedificabilità in questione abbia finalità non solo urbanistico edilizie, ma anche di tutela dell’igiene e della sicurezza pubblica.
Il vincolo in questione non consente l’allocazione sia di edifici che di opere incompatibili col vincolo medesimo, in considerazione dei molteplici interessi pubblici che tale fascia di rispetto intende tutelare e che possono enuclearsi nelle esigenze di natura igienico sanitaria, nella salvaguardia della peculiare sacralità che connota i luoghi destinati all’inumazione ed alla sepoltura, nel mantenimento di un’area di possibile espansione della cinta cimiteriale.
Anche la giurisprudenza della Cassazione si è espressa in termini analoghi a quelli sopra riferiti, ravvisando nel vincolo cimiteriale un caso tipico di inedificabilità legale, vale a dire inderogabile divieto di qualsivoglia intervento modificativo dello stato dei luoghi, fatta eccezione per l’esercizio dell’agricoltura e per l’eventuale ampliamento delle strutture cimiteriali preesistenti.
Chiede quindi con forza e determinazione un Vostro immediato intervento volto a procedere all’annullamento del provvedimento in oggetto, per  chiudere questa bruttissima azione di speculazione; ricordando che aldilà  dei vincoli, che sono perentori, esiste il buonsenso e la valutazione di opportunità  nel rilascio della concessione per  i  distributori di carburanti.

Troppe volte  vediamo sui giornali il nome di Pomezia per fatti sempre negativi, lo scrivente confida in un Vostro positivo intervento, spera di non essere costretto a chiamare a supporto l’Ambasciata della Germania, il Vescovo di Albano, la Procura della Repubblica di Velletri”.

Ma con quali criteri è stata rilasciata la concessione per tale costruzione? Da chi? E perché proprio lì? Possibile che non c’era un posto più distante da un luogo sacro come il cimitero? Ai Commissari l’ardua sentenza…

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