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Incendio al B&B di Valmontone, 47enne in libertà vigilata: “Incapace di intendere e volere”

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Carabinieri di Valmontone

Appiccò un incendio all’interno di un B&B a Valmontone, in Provincia di Roma: libertà vigilata per la donna responsabile.

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Libertà vigilata per la donna che diede fuoco a un B&B a Valmontone – Ilcorrieredellacitta.com

Sarà in libertà vigilata la signora che appiccò il fuoco a un Bed & Breakfast nella zona di Valmontone. A dare il via libera all’operazione il Tribunale di Velletri, che ha studiato la situazione della donna 47enne e l’ha ritenuta “incapace d’intendere e di volere”. La signora, originaria della Polonia, è potuta rientrare in queste ore nella propria casa nel Comune di Castelforte, zona situata all’interno della Provincia di Latina. 

Libertà vigilata per chi incendiò un B&B a Valmontone

La signora sarà vigilata costantemente dalle forze dell’ordine, considerato come nel suo passato per i problemi psichiatrici si era resa protagonista di numerosi gesti insulsi e pericolosi. Episodi che hanno toccato il culmine nel febbraio dello scorso anno, quando la donna bruciò un B&B nei pressi del parco divertimenti di Valmontone. Le indagini permisero di individuare nella donna la responsabile dell’incidente, con la stessa che si trovava quel giorno nell’attività ricettiva per una vacanza di qualche giorno. 

L’incendio che distrusse il B&B

Solo l’intervento dei Vigili del Fuoco permise di non perdere interamente il B&B con l’incendio e contenere l’enormità di danni scaturiti dal gesto della signora. All’epoca dei fatti, la signora venne velocemente individuata grazie alle indagini dei Carabinieri, che riuscirono a portare la stessa donna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per gli interrogatori di rito. 

La sentenza verso la donna responsabile dell’incendio a Valmontone

In una sentenza destinata a far discutere, la donna polacca è stata ritenuta incapace d’intendere e di volere: giudizio del Tribunale che, automaticamente, la rende non sanzionabile sul lato penale. Per tale decisione, il giudice ha ritenuto opportuno il provvedimento di libertà vigilata sulla parola, in una misura che sarà gestita per tutelare la donna ed eventualmente terze persone che vengono in contatto con lei. Saranno i Carabinieri di Castelforte a dover eseguire gli scrupolosi monitoraggi verso la donna. 

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