Le macchie di cherosene ancora presenti nelle acque del fosso di Campo Ascolano smentiscono le rassicurazioni provenienti dall’aeroporto di Pratica di Mare. Le proteste provenienti dagli abitanti del quartiere, che nei giorni scorsi hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica, hanno alzato ulteriormente il livello di attenzione nei confronti del pericolo potenziale che corrono i cittadini, tanto che questa mattina il sindaco Enrico De Fusco ha firmato un’ordinanza che vieta l’utilizzo “di apporti idrici da pozzi privati destinati al consumo umano – Residenti località Campo Ascolano”. Il provvedimento segue la riunione convocata d’urgenza il 5 settembre scorso sullo sversamento di idrocarburi avvenuto il 3 settembre nel fosso di Campo Ascolano.
“Considerato che il Servizio Igiene Sanità Pubblica (S.I.S.P.) dell’Azienda USL RM/H Distretto H4 Pomezia/Ardea – si legge nel provvedimento – ha chiesto a questa Amministrazione comunale, in considerazione anche della presenza di pozzi ad uso potabile, di procedere all’emanazione di opportuni provvedimenti a tutela della salute pubblica, inibendo l’uso a qualsiasi titolo delle acque del Fosso di Campo Ascolano” e “ravvisata l’esigenza, ed in via cautelativa in attesa del referto del monitoraggio ambientale che i competenti organi provinciali/regionali realizzeranno sul terreno e i corpi idrici interessati, di disporre il divieto di utilizzo per il consumo umano dell’acqua da pozzo fino a successivo provvedimento” si ordina “ai residenti in località Campo Ascolano, proprietari e/o utilizzatori di pozzi di acqua, l’immediato divieto di utilizzo a qualsiasi titolo dell’acqua emunta da pozzo (compreso l’uso irriguo per ortaggi e verdure destinate all’alimentazione nonché per lo scarico dei servizi igienici), fino a provvedimento di deroga”. Contestualmente è stata firmata un’ulteriore ordinanza che vieta l’utilizzo “a qualsiasi titolo dell’acqua del fosso di Campo Ascolano, fino a provvedimento di deroga”.