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LA CECCONI NON TRATTA, ANNUNCIATA LA MOBILITA’. OGGI PROTESTA E CORTEO SU VIA LAURENTINA

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Un disastro totale. Così si può riassumere il tavolo di concertazione convocato dalla Prefettura di Roma per discutere della crisi che sta attanagliando il salumificio Cecconi di Ardea. Nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato il sindaco di Ardea Luca Di Fiori, il rappresentante dell’assessorato del lavoro della Regione Lazio dott.ssa Fontana, i Segretari Generali delle categorie sindacali Gianfranco Moranti della Flai – CGIL e Massimo Persiani della Uila – UIL, la camera del Lavoro Cgil di Pomezia, il delegato inviato dalla Cecconi dott. Orlandini, ha liquidato ogni tentativo di trattativa, dando l’annuncio che la società aveva fatto avviare le procedure di mobilità per cessazione dell’attività. Sconcerto tra i presenti, che non hanno avuto possibilità di ribattere alle affermazioni fatte da Orlandini. “Spavento e sgomento sono le parole che meglio inquadrano la situazione – ha commentato il sindaco Luca Di Fiori –Siamo andati in Prefettura convinti di poter intavolare una trattativa finalizzata alla risoluzione della crisi, invece l’unica cosa detta da una persona che tra l’altro non è proprietaria dell’azienda, è l’annuncio della mobilità. Sono seriamente preoccupato: con l’Assessorato al Lavoro della Regione Lazio abbiamo deciso di proporre un nuovo tavolo, stavolta alla presenza di rappresentanti della Cecconi S.p.a, ovvero di proprietari della licenza e dell’impianto di via Laurentina, per capire se esistono soluzioni meno drastiche rispetto a quella annunciata”.

“L’amministratore delegato delle industria Cecconi non si è presentato, ma ha inviato a farsi rappresentare, su delega, un nuovo consulente del lavoro – hanno dichiarato Gianfranco Moranti e Massimo Persiani – Il consulente rappresentante dell’azienda ha informato le parti che l’azienda ha inviato una procedura di mobilità alle OO.SS. con la quale formalmente si comunica la cessazione dell’attività e l’intenzione entro novembre 2012 di licenziare tutti e 42 i dipendenti. Con molto stupore si è appresa la notizia, stupore espresso dallo stesso delegato del prefetto che ha più volte ribadito l’anomalia della vicenda che sta interessando il salumificio di Ardea”. I due sindacalisti hanno poi ricostruito la vicenda. “13 mesi fa la famiglia Scarfoglio Ferrara ha rilevato  l’azienda dagli eredi Cecconi con propositi di crescita e sviluppo del marchio e di mantenimento dei livelli occupazionali presentando un piano industriale rilevante; a oggi invece intende chiudere e licenziare tutti i dipendenti! Da mesi cerchiamo di determinare un incontro con la Direzione per discutere delle problematiche legate al contratto di solidarietà e all’andamento aziendale che risultava con il passare dei mesi  sempre più in declino produttivo.  La produzione  e il portafoglio clienti ridotti al minimo storico, i mezzi da trasporto per la vendita all’ingrosso fermi, le numerose stufe per la stagionatura dei prodotti completamente vuote e la mancanza costante dei prodotti a marchio Cecconi presso il punto vendita, hanno portato un abbattimento del fatturato, ma la Direzione si è sempre negata agli incontri e alla rappresentanza sindacale interna andava ribadendo che tutto era  a posto o sarebbe stato sistemato.

Ora ci comunicano della volontà di cessare l’attività adducendo la motivazione alle riduzioni delle vendite nel corso del 2011, ad un aumento dei costi di produzione e dei costi fissi, la perdita di competitività con fortissime tensioni finanziarie. Insomma, un’azienda priva del minimo sostentamento finanziario di liquidità corrente”. Secondo i sindacati questa drammatica crisi  poteva essere evitata. “Invece abbiamo un altro storico marchio laziale destinato a scomparire e con esso il lavoro di 42 persone, 42 famiglie che già da gennaio si sono decurtati lo stipendio del 20%. E’ un problema sociale che dobbiamo scongiurare e per questo abbiamo chiesto al Delegato del Prefetto di convocare a breve stretta di giro la famiglia eredi Cecconi, ancora proprietaria dell’immobile e dei terreni, alla quale si richiederà la responsabilità solidale e morale nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici che per oltre 25 anni hanno lavorato per la famiglia Cecconi all’interno dello stabilimento”.

Oggi pomeriggio si terrà un’assemblea davanti la fabbrica per decidere con tutti i dipendenti le azioni, le iniziative idonee a contrastare la decisione aziendale, non escludendo anche un corteo lungo la via Lurentina fino al Comune di Ardea.

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