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LA REGIONE LAZIO REVOCA 150 MILA EURO DI CONTRIBUTO AL COMUNE DI ARDEA

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La Regione Lazio revoca al Comune di Ardea un finanziamento di 150.000, euro soldi che sarebbero serviti per pagare i lavori di ristrutturazione delle case confiscate alla mafia e cedute al Comune per attività sociali. La revoca del contributo, trascritta sul BUR (bollettino ufficiale della Regione Lazio) dà ragione al consigliere Alberto Montesi, che nel suo intervento nel corso dell’ultimo consiglio comunale ha lamentato l’incapacità di politici e dirigenti lautamente pagati: la perdita di questi fondi dimostra che il suo attacco era ben giustificato, e come il Comune e i suoi dirigenti siano “attenti” ad attingere a contributi regionali o di altri Enti. Montesi, attraverso il suo intervento, aveva chiesto la revoca degli aumenti ai dirigenti, così come fatto dal sindaco grillino  Fucci della vicina Pomezia. “Ardea che cresce” o Ardea che spreca? Purtroppo sembra più corretta la seconda opzione, se si contano le numerose denunce presentate dal consigliere Luca Fanco, che hanno portato all’apertura di diversi fascicoli in Procura e che continuamente portano investigatori negli uffici comunali.  Questo è solo uno di quei contributi che il Comune ha perso, e la vicenda è venuta alla luce solo grazie ad un cittadino attento che ha letto il BUR. Il consigliere d’opposizione Mauro Giordani ha più volte ricordato come, per incapacità amministrativa degli stessi personaggi, si è perso un contributo della Provincia di Roma da lui ottenuto quando era consigliere provinciale per la ristrutturazione del campo sportivo di Rio Verde ora abbandonato e nel degrado più assoluto. Riguardo ai manufatti confiscati alle organizzazioni malavitose che insistono ad Ardea, finora uno solo ha raggiunto lo scopo ed è ben utilizzato come attività sociali: la casa-famiglia di via Terni. Altri sono invece nello stato di abbandono più indecoroso. E che dire degli appartamenti, chiusi da anni, assegnati ad associazioni vicine a questo o quel consigliere comunale, quando ci sono associazioni molto attive in zona che non sanno dove svolgere l’attività prevista dallo statuto? Basta vedere l’appartamento di via Bologna, per il quale diversi consiglieri comunali hanno in passato presentato delle interrogazioni alle quali è stato risposto in perfetto politichese dal consigliere Riccardo Iotti, lo stesso che – saputo della revoca del finanziamento – telefonicamente ha dichiarato: “Se le cose stanno così, l’articolo contro il dirigente lo faccio io, perché mi aveva assicurato che tutto era stato fatto correttamente”. Non crediamo che il consigliere andrà contro il dirigente, a meno che non voglia aprire una crisi politica. La cosa strana è che la solerzia e la capacità professionale del dirigente del settore lo hanno portato a chiedere indietro soldi ai centri anziani, e a ricoprire – senza brillare – incarichi non confacenti alla sua laurea.

Riportiamo la nota del BUR.  “Regione Lazio Dipartimento Istituzionale e Territorio Atti dirigenziali di Gestione Determina del 30 Agosto 2013 n. B03781. Legge 241/90 e s.m.i. Revoca del contributo di parte capitale di 150.000,00 euro concesso al comune di Ardea con determinazione dirigenziale n.A7492 del 30 dicembre 2010 ai sensi della deliberazione della Giunta Regionale 15 ottobre 2010, n. 458 e contestuale cancellazione del residuo passivo presente della somma di 75.000,00 relativo al 50% dell’acconto liquidato di cui all’impegno n. 2010/44458/000 ricognito con DPRL del 19 luglio 2013, n. T00187”.
Luigi Centore

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