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LAVORATORI DELLA LOGIPI IN SCIOPERO, CONSIGLIERI REGIONALI CHIEDONO UN TAVOLO ISTITUZIONALE

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L’autunno bollente dell’industria locale è già iniziato. Alle proteste dei lavoratori del salumificio Cecconi, da lunedì scorso si sono aggiunte quelle dei dipendenti della Logipi, la società di stoccaggio e distribuzione di merci refrigerate – prevalentemente della Danone – con sede in via Cesare Fiorucci, a Santa Palomba. Sit in e astensione dal lavoro, con blocco di carico e scarico dei camion, per contestare le decisioni prese a seguito del il cambio di cooperativa nell’appalto relativo allo scarico e  movimentazione della merci, che comporta il dimezzamento della forza lavoro, che passerebbe da 40 a 20 persone, e ad taglio in busta paga del 30%. “L’azienda ha cambiato un suo fornitore, che applicava regolarmente il contratto collettivo nazionale di settore: adesso il nuovo consorzio applica una forma contrattuale atipica, che abbassa del 30% i salari dei lavoratori e i loro diritti”, ha dichiarato Rocco Iamparelli, segretario regionale Filt Cgil Roma e Lazio, il quale spiega che una riduzione salariale è di circa 200-300 euro al mese. “In più – ha proseguito Iamparelli– non sono stati assunti tutti e 40 i dipendenti precedentemente impiegati, ma solo la metà, nonostante quanto dice la legge in merito ai cambi di appalto. Eppure la Logipi lavora prevalentemente la merce di un importante gruppo che in questi mesi ha visto anche aumentare i volumi lavorati: ciò dimostra che la logica seguita da questi gruppi è fondata esclusivamente sul profitto”. Tutto questo senza informare preventivamente i sindacati, che hanno scoperto quanto succedeva alla Logipi solo grazie all’allarme dei lavoratori. La Filt precisa che, nonostante la richiesta di intavolare una trattativa finalizzata a scongiurare lo spettro della disoccupazione, facendo salva l’applicazione dell’unico contratto collettivo del settore, non c’è stata alcuna risposta da parte dell’azienda o di società terze. “Chiederemo a tutte le forze politiche e istituzionali del territorio – ha concluso il segretario – una ferma e decisa presa di posizione a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno perso il posto di lavoro ingiustamente, ma anche a supporto del tentativo di riaprire un confronto costruttivo con la multinazionale Danone e la società che è subentrata nell’appalto”. E la prima risposta è arrivata oggi da due consiglieri regionali, Luigi Nieri, capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà, ed Enzo Foschi del PD. “I lavoratori della Logipi non devono essere lasciato soli, è necessario che in tempi rapidi si apra un tavolo al quale siedano le istituzioni e i vertici dell’azienda. Un’occasione per affrontare le tante criticità emerse negli ultimi mesi dell’intero territorio di Pomezia. Ho presentato per questo un’interrogazione urgente affinché si verifichino e chiariscano tutti gli elementi di decisioni dall’alto che, da quanto raccontano i dipendenti, non rispettano affatto i diritti elementari degli occupati”, ha annunciato Enzo Foschi dopo aver ascoltato le motivazioni dei dipendenti. “L’azienda sta effettuando un cambio di cooperativa nell’appalto allo scarico e movimentazione della merci cambiando la tipologia contrattuale atipica rispetto al contratto nazionale di settore fin’ora applicato, abbassando di circa il 30% i salari e lasciando a casa ben 20 persone, contravvenendo così alle norme che regolano i cambi di appalto. Se si considera che la Logipi lavora per grandi marche che hanno visto anche aumentare il loro profitto negli ultimi mesi, la Danone tra queste, non si comprende come possa agire in maniera così torbida nei confronti dei propri dipendenti. Parole come legalità, dignità del lavoro e giusta retribuzione sono finite in un cono d’ombra. Sono troppi gli imprenditori che approfittando della crisi economica, a discapito anche dei tanti onesti, trovano nuove vie per aumentare i loro guadagni a spese dei lavoratori. Le istituzioni hanno il dovere di difenderli, non possono rimanere inermi”, ha concluso il consigliere regionale del PD. “Siamo al fianco dei lavoratori che stanno manifestando di fronte alla sede della Logipi di Santa Palomba – ha dichiarato Luigi Nieri – Il Consorzio Libero, come hanno denunciato le organizzazioni sindacali, appena subentrato ha deciso di allontanare 20 dipendenti senza preoccuparsi del loro futuro, riducendo ai restanti lo stipendio del 30%. Ciò che più sorprende è che siamo di fronte a un’azienda che ha visto aumentare negli ultimi mesi il volume di lavoro. Si tratta, insomma, dell’ennesimo caso in cui il profitto viene anteposto ai diritti dei lavoratori, cui viene imposta l’accettazione di un contratto decisamente poco vantaggioso”, ha dichiarato Nieri. “In un contesto di grave crisi economica, diritti e posti di lavoro vengono messi in discussione. Chiediamo che sulla vicenda intervengano le istituzioni, a partire da quelle regionali e dall’Assessore al Lavoro Zezza, nel tentativo di riaprire un confronto con tutte le parti in causa, a partire dalla Danone, dalla Logipi e dal Consorzio Libero, con l’obiettivo di avviare iniziative concrete a tutela dei livelli occupazionali nonché del rispetto dei diritti dei lavoratori, come quello a una giusta retribuzione. Ci aspettiamo una risposta rapida ed efficace”, ha concluso Nieri. Nei giorni scorsi il capogruppo di Sinistra Ecologia Libertà in Consiglio comunale, Mario Borgo Caratti, ha portato la propria solidarietà ai lavoratori in lotta.

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